Conferenza nazionale della famiglia. Il Ministro Sacconi, aiuti anche alle coppie di fatto
Sostegni solo alla famiglia naturale, fondata sul matrimonio, ed orientata alla procreazione. E’ la posizione del ministro del Welfare Maurizio
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Leggi tuttoUna vecchia storia di violenza che due sorelle avevano voluto dimenticare. Poi la separazione e la vita che continua in
Leggi tuttoPiù tutela per i minori figli di immigrati irregolari a rischio di espulsione. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione,
Leggi tuttoAssume rilevanza penale la condotta del genitore affidatario che ometta di informare circa il luogo di propria dimora quello non
Leggi tuttoMulta al genitore che fa mancare l’affetto ai figli. Lo sancisce la Cassazione secondo la quale il “disinteresse morale” manifestato
Leggi tuttoGli italiani ritengono storicamente quello della casalinga un vero e proprio lavoro che contribuisce al buon andamento della vita familiare e quindi allo sviluppo dei singoli componenti. Ma la singolare sentenza della Cassazione n. 20508 del 30 settembre 2010 ne sminuisce in un sol colpo il diritto a ritenersi proprietaria della metà dell’immobile costruito sul terreno del marito nel corso del matrimonio, pur essendo in comunione dei beni.
Leggi tuttoQuattro milioni di bambini trascorrono gran parte della giornata e del fine settiamana con i genitori dei loro genitori. Gli avvocati matrimonialisti: li anziani hanno solo doveri, per loro serve una maggiore tutela giuridica.
Leggi tuttoIl padre separato ha sempre diritto a vedere i figli, anche se si sottrae sistematicamente all’obbligo di contribuire al loro mantenimento. Lo ricorda la Cassazione, confermando una sentenza della Corte d’appello di Firenze, che aveva condannato una donna accusata di aver impedito all’ex marito l’esercizio del diritto di visita e di frequentazione dei figli, a lei affidati dopo la separazione.
Leggi tuttoLa Corte di Giustizia si è pronunciata su una questione pregiudiziale sottopostale da un Tribunale spagnolo, dichiarando che l’art. 2, nn. 1, 3 e 4, nonché l’art. 5 della direttiva del Consiglio 9 febbraio 1976, 76/207/CEE (relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro), devono essere interpretati nel senso che ostano ad una misura nazionale come quella oggetto della causa principale (art. 37 dello Statuto dei lavoratori – Estatuto de los trabajadores – nella sua versione risultante dal Real Decreto Legislativo 24 marzo 1995, n. 1 (BOE n. 75 del 29 marzo 1995), la quale prevede che i lavoratori di sesso femminile, madri di un bambino e aventi lo status di lavoratore subordinato, possano beneficiare di un permesso retribuito per allattamento, secondo varie modalità, durante i primi nove mesi successivi alla nascita di tale bambino, mentre i lavoratori di sesso maschile, padri di un bambino e aventi il medesimo status, possano beneficiare del medesimo permesso solamente ove anche la madre di tale bambino abbia lo status di lavoratore subordinato.
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