Famiglia

CivileGiurisprudenza

La moglie casalinga non ha diritto alla metà dell’immobile

Gli italiani ritengono storicamente quello della casalinga un vero e proprio lavoro che contribuisce al buon andamento della vita familiare e quindi allo sviluppo dei singoli componenti. Ma la singolare sentenza della Cassazione n. 20508 del 30 settembre 2010 ne sminuisce in un sol colpo il diritto a ritenersi proprietaria della metà dell’immobile costruito sul terreno del marito nel corso del matrimonio, pur essendo in comunione dei beni.

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GiurisprudenzaPenale

Il genitore non affidatario deve vedere i figli anche se non li mantiene – Cassazione Penale 33719/2010

Il padre separato ha sempre diritto a vedere i figli, anche se si sottrae sistematicamente all’obbligo di contribuire al loro mantenimento. Lo ricorda la Cassazione, confermando una sentenza della Corte d’appello di Firenze, che aveva condannato una donna accusata di aver impedito all’ex marito l’esercizio del diritto di visita e di frequentazione dei figli, a lei affidati dopo la separazione.

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Ce GiustiziaGiurisprudenza

Anche il padre può beneficiare del permesso retribuito per allattamento – CE, Sentenza del 14/09/2010

La Corte di Giustizia si è pronunciata su una questione pregiudiziale sottopostale da un Tribunale spagnolo, dichiarando che l’art. 2, nn. 1, 3 e 4, nonché l’art. 5 della direttiva del Consiglio 9 febbraio 1976, 76/207/CEE (relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro), devono essere interpretati nel senso che ostano ad una misura nazionale come quella oggetto della causa principale (art. 37 dello Statuto dei lavoratori – Estatuto de los trabajadores – nella sua versione risultante dal Real Decreto Legislativo 24 marzo 1995, n. 1 (BOE n. 75 del 29 marzo 1995), la quale prevede che i lavoratori di sesso femminile, madri di un bambino e aventi lo status di lavoratore subordinato, possano beneficiare di un permesso retribuito per allattamento, secondo varie modalità, durante i primi nove mesi successivi alla nascita di tale bambino, mentre i lavoratori di sesso maschile, padri di un bambino e aventi il medesimo status, possano beneficiare del medesimo permesso solamente ove anche la madre di tale bambino abbia lo status di lavoratore subordinato.

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