Scacchi

Scacchi, Europei 2025: Matthias Bluebaum si conferma campione, l’Italia resta fuori dalla World Cup

Si è conclusa il 26 marzo 2025 l’edizione 2025 dei Campionati Europei individuali di scacchi, disputati a Eforie Nord, in Romania, sul Mar Nero. A salire sul gradino più alto del podio è stato il tedesco Matthias Bluebaum, che ha conquistato il titolo continentale per la seconda volta nella sua carriera, dopo il successo del 2022. Tuttavia, per l’Italia, la competizione si chiude con un’amara delusione: nessun azzurro è riuscito a qualificarsi per la World Cup 2025, uno degli obiettivi principali del torneo.
Bluebaum domina, ma la vittoria arriva allo spareggio
Il torneo, che ha visto partecipare 484 scacchisti da tutta Europa, si è deciso solo all’ultimo turno, con un finale thrilling. Tre giocatori hanno chiuso in testa con 8,5 punti su 11: Matthias Bluebaum, il connazionale Frederik Svane e l’israeliano Maxim Rodshtein. Bluebaum, che ha pareggiato in sole 5 mosse con l’azero Nijat Abasov, si è aggiudicato il titolo grazie a un complesso sistema di spareggi tecnici, davanti a Svane (che ha battuto lo spagnolo Daniil Yuffa) e Rodshtein (vittorioso sull’armeno Shant Sargsyan).
Bluebaum, originario di Lemgo, ha dimostrato ancora una volta la sua solidità e il suo talento, confermandosi uno dei migliori scacchisti europei. La sua performance gli ha fruttato il primo premio di 20.000 euro, mentre Svane e Rodshtein hanno ricevuto rispettivamente 15.000 e 10.000 euro. Il montepremi totale di 92.000 euro è stato distribuito tra i primi 23 classificati, con premi speciali anche per altre categorie: donne, Under 18, Over 50 e migliori rumeni.
Gli altri podi: donne, giovani e veterani brillano
Oltre alla classifica assoluta, il torneo ha premiato diverse categorie speciali. Tra le donne, la polacca Oliwia Kiolbasa ha conquistato il primo posto, seguita dalla connazionale Aleksandra Maltsevskaya e dalla bulgara Nurgyul Salimova. Nell’Under 18, i turchi Yagiz Kaan Erdogmus e Ediz Gurel hanno dominato, con l’azero Read Samadov al terzo posto; i tre giovani si sono classificati rispettivamente 9°, 10° e 12° nella graduatoria generale, un risultato straordinario. Tra gli Over 50, l’ucraino Vasyl Ivanchuk ha prevalso, davanti al connazionale Valeriy Neverov e all’israeliano Dan Zoler. Infine, tra i rumeni, i migliori sono stati Liviu-Dieter Nisipeanu, Filip Magold e David Gavrilescu.
Italia, un’occasione sfumata
Per gli scacchisti italiani, l’obiettivo principale era entrare tra i primi 20 classificati, che avrebbero garantito l’accesso alla World Cup 2025, un torneo cruciale per il percorso verso il Torneo dei Candidati 2026. Purtroppo, nessuno degli azzurri è riuscito a centrare questo traguardo. Il migliore tra gli italiani è stato Francesco Sonis, che ha chiuso con 6,5 punti su 11, ma una sconfitta nell’ultimo turno contro l’ungherese Benjamin Gledura ha spezzato le sue speranze. La partita di Sonis, giocata con il bianco, sembrava sotto controllo fino a un momento critico: tra la 45ª e la 46ª mossa, un errore fatale ha compromesso la sua posizione, portandolo a una sconfitta che lo ha escluso dalla zona qualificazione.
Altri italiani in gara, come Lorenzo Lodici, Luca Moroni, Daniele Vocaturo, Sabino Brunello, Michele Godena e Marina Brunello, non sono riusciti a mantenere il passo necessario per competere con i migliori. Lodici, che a metà torneo era stato tra i protagonisti con 5 punti su 6, ha perso terreno nelle fasi finali, chiudendo con 6 punti dopo una sconfitta contro Shant Sargsyan. Moroni, che ha condiviso le sue analisi quotidiane sul suo canale YouTube gm_moro, ha offerto spunti interessanti, ma non è andato oltre i 6 punti. Vocaturo, il numero 1 italiano, ha chiuso con 6,5 punti, ma non è bastato per rientrare nei primi 20. Marina Brunello, unica donna azzurra in gara, ha abbandonato il torneo prima dell’ultimo turno, concludendo con 4,5 punti.
Un torneo di alto livello, ma con qualche rimpianto
Gli Europei di Eforie Nord hanno confermato l’altissimo livello della competizione scacchistica continentale. Bluebaum, già campione nel 2022, ha dimostrato di essere un leader indiscusso, ma il torneo ha messo in luce anche giovani talenti come Erdogmus e Gurel, che promettono di essere protagonisti negli anni a venire. Per l’Italia, però, resta il rammarico di non aver capitalizzato le buone prestazioni iniziali. Sonis e Lodici, in particolare, hanno avuto momenti di grande brillantezza, ma la costanza e la gestione delle partite decisive sono mancate.
Il movimento scacchistico italiano, che negli ultimi anni ha prodotto talenti di valore, dovrà ora riflettere su come colmare il gap con i migliori d’Europa. La qualificazione alla World Cup era un obiettivo alla portata, ma gli errori in momenti chiave hanno fatto la differenza. Tuttavia, la partecipazione di sette azzurri a un torneo di questo livello è un segnale positivo: l’esperienza accumulata potrà essere preziosa per le prossime sfide, a partire dagli Europei femminili di Rodi, in programma dal 31 marzo, dove Marina Brunello sarà nuovamente in gara.
La vittoria di Bluebaum rafforza la posizione della Germania come una delle nazioni leader negli scacchi europei, ma il torneo ha anche evidenziato la crescita di paesi come la Turchia e l’Israele. Per l’Italia, il prossimo obiettivo sarà migliorare la preparazione e la gestione delle partite sotto pressione, per evitare che occasioni come questa sfuggano di nuovo. Nel frattempo, gli occhi degli appassionati sono già puntati sulla World Cup 2025, dove i migliori scacchisti europei si contenderanno un posto al Torneo dei Candidati 2026, il passo decisivo verso la sfida per il titolo mondiale.

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