Laura Imai Messina – Quel che affidiamo al vento
Un viaggio tra Giappone e Italia, tra passato e presente
“Quel che affidiamo al vento” è un romanzo che ci conduce in un viaggio emozionante attraverso culture e continenti, intrecciando storie di vita, di amore e di perdita. L’autrice, con la sua sensibilità unica, ci regala un’opera che tocca corde profonde, invitandoci a riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sulla forza dei legami affettivi.
La trama
La storia si svolge principalmente in Giappone, su una piccola isola dove sorge un giardino incantato, la Bell Gardia. Al centro di questo luogo magico si trova una cabina telefonica, un oggetto apparentemente fuori posto, che diventa il fulcro attorno al quale ruotano le vite dei personaggi.
La protagonista, una giovane donna italiana, si reca in Giappone per affrontare il lutto per la perdita del padre. Qui, tra le colline e i boschi, incontra persone provenienti da diversi angoli del mondo, ognuno con la propria storia da raccontare. Attraverso le loro voci, ascoltiamo storie di amore, di solitudine, di speranza e di rinascita.
Personaggi e atmosfere
I personaggi di Imai Messina sono ben delineati e credibili. Ognuno di loro porta con sé un bagaglio di esperienze e di emozioni che li rende unici e indimenticabili. L’autrice riesce a farci entrare nella loro intimità, a condividere i loro sogni e le loro paure.
L’atmosfera del romanzo è sospesa tra sogno e realtà, tra passato e presente. I paesaggi giapponesi, descritti con una pennellata delicata, fanno da sfondo a storie che sembrano uscite da un racconto fiabesco. Il vento, elemento ricorrente, diventa una metafora della vita, che porta via e allo stesso tempo rinnova.
Temi principali
“Quel che affidiamo al vento” affronta temi universali come:
- Il lutto e la perdita: La protagonista, come molti di noi, deve fare i conti con la perdita di una persona cara. Il romanzo ci mostra come il lutto possa essere un processo lungo e doloroso, ma anche un’opportunità per riconnettersi con se stessi e con gli altri.
- L’identità: I personaggi sono alla ricerca della propria identità, delle proprie radici. Attraverso i loro incontri e le loro esperienze, cercano di capire chi sono e qual è il loro posto nel mondo.
- La comunicazione: Il telefono, apparentemente muto, diventa un simbolo della comunicazione, della necessità di esprimere i propri sentimenti e di ascoltare quelli degli altri.
- La natura: La natura, con la sua ciclicità e la sua bellezza, è una presenza costante nel romanzo. La protagonista trova nella natura un rifugio, un luogo dove ritrovare se stessa.
Un romanzo delicato e profondo
“Quel che affidiamo al vento” è un romanzo delicato e profondo, che ci invita a riflettere sulla bellezza della vita e sulla fragilità dell’esistenza. È un libro che ci commuove, ci fa sorridere e ci fa pensare.