Gustave Flaubert – L’educazione sentimentale
Un’Odissea della Giovinezza Perduta
“L’educazione sentimentale” è un romanzo che trascina il lettore in un vortice di emozioni contrastanti, esplorando i temi dell’amore, della delusione, del fallimento e della vanità dei sogni. Pubblicato nel 1869, il romanzo è considerato uno dei capolavori di Flaubert e uno dei più importanti romanzi francesi del XIX secolo.
La Trama
Al centro della narrazione troviamo Frédéric Moreau, un giovane provinciale che si trasferisce a Parigi con l’ambizione di far fortuna e di vivere una vita appassionata. Tuttavia, le sue speranze si scontrano con la realtà, e la sua vita si rivela essere un susseguirsi di delusioni amorose e di fallimenti professionali.
Frédéric si innamora perdutamente di Madame Arnoux, una donna sposata più grande di lui, che rappresenta per lui l’incarnazione della bellezza e dell’eleganza. La sua passione per lei sarà un filo conduttore lungo tutto il romanzo, un amore impossibile e destinato a rimanere inappagato.
I Temi
- L’educazione sentimentale e la delusione: Il titolo del romanzo è emblematico. Frédéric, attraverso le sue esperienze amorose e sociali, impara in modo doloroso che la vita non è come la si sogna, e che l’amore non sempre corrisponde alle aspettative.
- La borghesia e i suoi valori: Flaubert dipinge un ritratto critico della borghesia francese del XIX secolo, una classe sociale dominata dall’ipocrisia, dal materialismo e dalla ricerca del successo a tutti i costi.
- Il tempo che passa e la fugacità della giovinezza: Il romanzo è una riflessione sulla caducità del tempo e sulla perdita dell’innocenza. Frédéric, nel corso degli anni, assiste al declino dei suoi ideali e alla perdita delle sue illusioni giovanili.
- L’inutilità dell’azione: I personaggi di Flaubert sembrano essere destinati a subire gli eventi, incapaci di modificare il corso della loro vita.
Lo Stile Narrativo
Lo stile di Flaubert è caratterizzato da una grande precisione e obiettività. L’autore descrive i fatti con minuzia, evitando qualsiasi giudizio morale. Questa tecnica narrativa, che verrà definita “impassibilità”, ha influenzato profondamente la letteratura successiva.