Thomas Bernhard – Gelo
Gelo, pubblicato nel 1985, è il terzo e ultimo romanzo della Trilogia sulle Arti di Thomas Bernhard, che esplora le vite tormentate di tre artisti ossessionati dalla ricerca della perfezione. Ambientato in un’austera villa di montagna, il romanzo narra la storia di Paul Achleitner, un giovane poeta che si ritira in isolamento per dedicarsi alla scrittura del suo capolavoro.
Un’anima tormentata in cerca di ispirazione
Achleitner, ossessionato dall’idea di raggiungere la perfezione letteraria, si rifugia tra le montagne per sfuggire alle distrazioni del mondo esterno. Tuttavia, la solitudine e l’isolamento amplificano i suoi tormenti interiori e lo portano a confrontarsi con i suoi demoni personali.
Il rapporto con la governante
L’unica compagnia di Achleitner è la governante, Frau Rantzenhofer, una donna semplice e pragmatica che rappresenta l’opposto della sua esistenza tormentata. Il loro rapporto è segnato da incomprensioni e reciproche diffidenze, ma Frau Rantzenhofer rappresenta anche un punto di riferimento stabile nella vita di Achleitner.
Un’esplorazione della natura dell’arte
Gelo, come gli altri romanzi della Trilogia sulle Arti, è un’esplorazione profonda e pessimistica della natura dell’arte. Bernhard, con la sua prosa tagliente e ironica, dipinge un ritratto desolato della solitudine, dell’isolamento e dell’incapacità di comunicare.
Temi principali
- Solitudine e isolamento
- Ricerca della perfezione
- Fragilità della psiche umana
- Rapporto tra arte e vita
- Impossibilità di comunicare
Conclusione
Gelo è un romanzo potente e disturbante che lascia un segno indelebile nel lettore. Bernhard, con la sua scrittura incisiva e la sua analisi spietata della natura umana, ci offre un’opera che invita a riflettere sul senso dell’arte, sulla fragilità della vita e sulla solitudine che accompagna l’esistenza di ogni individuo.