Antonella Lattanzi – Cose che non si raccontano
“Cose che non si raccontano”: un viaggio doloroso nella memoria di una donna
“Cose che non si raccontano” (Einaudi, 2023) di Antonella Lattanzi è un romanzo che si configura come un’elegia toccante alla malinconia e alla ricerca di sé. Attraverso la voce di una protagonista rimasta anonima, l’autrice ci immerge in un vortice di ricordi dolorosi, raccontandoci un’esperienza di vita segnata da traumi e sofferenze.
La protagonista del romanzo è una donna che si ritrova a fare i conti con i fantasmi del suo passato. Un passato segnato da un evento drammatico che ha sconvolto la sua vita e l’ha lasciata con profonde ferite nell’anima. La donna cerca di riemergere dal dolore, di ricostruire la sua esistenza, ma il peso dei ricordi la opprime e la costringe a confrontarsi con le sue fragilità.
Il romanzo è un viaggio introspettivo che ci porta all’interno della mente della protagonista. Lattanzi riesce a scavare a fondo nell’animo del suo personaggio, mostrandoci le sue debolezze, le sue paure e i suoi desideri più reconditi. La scrittura è densa, poetica e ricca di immagini evocative, capace di trasmettere al lettore le emozioni più profonde della protagonista.
“Cose che non si raccontano” è un romanzo che parla di dolore, di perdita e di rinascita. È un’opera che ci invita a riflettere sulla fragilità della vita e sulla forza che possiamo trovare dentro di noi per superare le avversità. La protagonista, nonostante le sue ferite, non si arrende. Cerca di trovare un nuovo senso alla sua vita, di perdonare se stessa e gli altri, e di andare avanti.
Oltre a quanto detto sopra, ecco alcuni altri punti chiave del romanzo:
- Il romanzo è diviso in due parti: “Il corpo” e “L’anima”.
- La storia è narrata in prima persona, dalla voce della protagonista.
- Il romanzo è ricco di metafore e simboli.
- “Cose che non si raccontano” ha avuto un grande successo di critica e pubblico.