ALCUNI DOCUMENTI DELL’ARCHIVIO STORICO DEL LICEO TASSO
di Pancrazio Caponetto – L’Archivio storico del Liceo Classico “ Torquato Tasso” di Salerno, gestito dal Prof. Marco Falivena, contiene buona parte della documentazione scolastica dell’Istituto dal 1861 all’età contemporanea. Si tratta di circa un migliaio di testi soprattutto registri di classe, registri dei docenti,registri generali degli alunni, verbali dei consigli di classe,annuari che sono stati recuperati dagli scantinati e ripuliti. Dalla documentazione emergono i nomi di personaggi illustri che hanno frequentato il Liceo Tasso, fra questi Gaetano Quagliarello, sindaco di Salerno durante la Prima guerra mondiale, il generale Adalgiso Amendola e il filosofo Nicola Abbagnano.
Tra le carte conservate nell’Archivio storico del Liceo Tasso spiccano i documenti relativi al periodo compreso tra il 1968 e il 1977. Anni di contestazione, anni di proteste studentesche. Anche il Liceo Tasso, come si vedrà dall’analisi dei documenti visse intensamente il nuovo protagonismo degli studenti.Vediamone alcuni.
Cominciamo da una lettera degli studenti del Liceo Tasso, del 29 ottobre 1968, indirizzata al Preside dell’epoca Vittorino Vasile. Gli studenti, “mossi da sincera ansia di libertà” e “ desiderosi di un profondo rinnovamento “, denunciano le “croniche disfunzioni e carenze” insite nel sistema scolastico e riscontrano, venendo ad analizzare la situazione del Liceo Tasso, “uno scarso rispetto del valore della libertà “ in quanto “ la contestazione studentesca non viene capita nelle sue linee principali ed è condannata aprioristicamente”.
Pertanto in spirito di dialogo e collaborazione con l’istituzione, avanzano una serie di proposte “concrete e chiare “. Innanzitutto vi è una richiesta di maggiore partecipazione democratica alla vita della scuola : “ Chiediamo che una nostra rappresentanza liberamente scelta partecipi al governo dell’Istituto, inserita attivamente nel consiglio generale dei professori.”
Vi è poi la richiesta di aprire la scuola, anche nelle ore extrascolastiche, alla discussione di tematiche da sviluppare in assemblee e dibattiti tra studenti e professori. Si respinge, inoltre, ogni tipo di censura su giornali, manifesti ed altri mezzi di diffusione dell’opinione degli studenti. Si propongono poi nuove forme di didattica : si parla dell’uso della Biblioteca scolastica e del valore del “gruppo di studio”, aperto nelle ore pomeridiane a tutti gli studenti.
Infine la lettera si chiude con l’auspicio che si realizzi un proficuo dialogo fra studenti e insegnanti senza forme di “autoritarismo e paternalismo”.” In caso contrario – scrivono gli studenti – siamo fermamente decisi a far valere altrimenti le nostre istanze. “ Probabile riferimento all’uso di mezzi di lotta più radicali, forse possibili occupazioni dell’Istituto.
Il secondo documento che proponiamo è una comunicazione del 21 novembre 1969, delle alunne della classe seconda sezione F del Liceo Tasso, che annunciano la decisione di occupare l’aula in segno di protesta contro la loro insegnante di Storia e Filosofia. Le ragazze si lamentano del metodo di insegnamento della docente, definendo la sua lezione, “ cattedratica “. Le alunne contestano soprattutto l’impostazione della lezione di storia in cui la Professoressa si limitava a far leggere dal libro di testo senza alcuna spiegazione. Di fronte alle osservazioni critiche delle studentesse , “ La professoressa – scrivono – ha risposto urlando, offendendoci, chiamandoci ignoranti, e dicendo che ci avrebbe fatto pentire delle nostre richieste. “
Le studentesse, infine, chiudono il loro testo con la proposta di uno studio della storia meno nozionistico da vivere anche con momenti di lezioni autogestite. “ Non è meglio – aggiungono – chiudersi in classe senza alcuna professoressa e leggere insieme, intervenendo direttamente, leggendo brani di critica storica ? Abbiamo realmente sbagliato nel chiedere di studiare la storia non a memoria o come insieme di avvenimenti indipendenti tra loro,…”
Vi sono poi una serie di documenti che si riferiscono ad alcuni gravi episodi accaduti nel Liceo Tasso nel 1972. Possiamo leggere una ricostruzione dei fatti nella versione del Preside Vittorino Vasile in una lettera da lui inviata, nel dicembre dello stesso anno, al Provveditore agli studi di Salerno. Era accaduto che l’assemblea degli studenti del 16 novembre 1972 si era svolta “assai rumorosamente e disordinatamente”. In particolare lo studente Romaniello aveva proposto di occupare l’Istituto, come in effetti accadeva con impedimento al suo regolare funzionamento. Il Prof. Vasile ricordava, inoltre,il comportamento dell’alunna D’Eboli Maria Grazia che si rendeva responsabile di “disordine e turbamento scolastico”, invitando con megafono i suoi compagni a disertare le lezioni del giorno successivo. Di fronte a questa situazione il Collegio dei professori aveva deciso a maggioranza ( 42 professori su 61 ) di sospendere per tre mesi ogni attività assembleare. Inoltre l’alunno Romaniello veniva sospeso per 15 giorni e l’alunna D’Eboli per 10 giorni. Ad altri alunni, segnalatisi nei disordini, erano inflitte ammonizioni scritte trasmesse alle famiglie.
Diverso il punto di vista degli studenti. Nell’Archivio storico del Liceo Tasso è conservata copia di un volantino del Comitato di Agitazione degli studenti dell’Istituto . Lo studente sospeso, Ciro Romaniello, viene difeso per essersi battuto a sostegno dei “diritti democratici” nella scuola. Si legge nel volantino: “Si cerca con la sospensione , le minacce dei professori più reazionari, con l’aggressione dei delinquenti fascisti e la continua e massiccia presenza della polizia davanti al nostro istituto dall’esterno, di intimidirci e di restaurare nella scuola un clima da caserma. “ Si invita poi gli studenti a mostrare fermezza ed unità ed a mobilitarsi per l’immediata revoca dei provvedimenti disciplinari, per il diritto all’assemblea e per gli altri diritti democratici.
“ CONTRO VASILE, CONTRO SCALFARO E TUTTI I REAZIONARI !!
OSARE LOTTARE, OSARE VINCERE !! “
Questi gli slogan che chiudono il volantino. Nelle accuse di reazionari venivano accomunati il Preside Vasile e il Ministro della pubblica istruzione che era allora Oscar Luigi Scalfaro, futuro Presidente della Repubblica.
Sui fatti che abbiamo narrato abbiamo un altro documento conservato nell’Archivio storico del Liceo Tasso. Si tratta di un interrogazione parlamentare dei deputati Biamonte e Di marino, presentata al Ministro della Pubblica Istruzione. Nel testo i due deputati ricostruiscono brevemente gli episodi accaduti ( con qualche imprecisione: scrivono di uno sciopero degli studenti ) e usano parole molto dure paragonando la sospensione degli alunni alla decimazione “ di infausta memoria “ e definendo la decisione del Collegio dei professori di sospendere le assemblee degli studenti, “
rappresaglia militaresca “.
Ultimo documento dell’Archivio storico del Liceo Tasso che consideriamo, è una copia del 1977 del giornale studentesco LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE, quindicinale redatto dal collettivo politico del Tasso. La prima pagina del giornale reca alcune belle strofe della canzone degli Inti Illimani,CHILE HERIDO, CILE FERITO: “ …e l’uomo di tutti i giorni / lavorando la speranza / con un canto sulle labbra / costruisce il futuro…”
Il giornale presenta articoli di sport, cinema, attualità, teatro, elezioni scolastiche.I “pezzi” più interessanti ci sembrano: un articolo sulle finalità del giornale studentesco; un’intervista al collettivo politico del Liceo Tasso; un intervento sulla condizione della donna; un’intervista al Prof. Anacleto Postiglione, storico docente del Liceo Tasso e noto grecista e latinista.
Per quanto riguarda gli obiettivi che gli studenti redattori del giornale si proponevano, leggiamo: “ Il nostro vuole essere uno strumento che sappia saldare alle esigenze culturali, politiche e ricreative, la necessità di un ‘nuovo ‘ movimento degli studenti che esista e possa essere tale nel momento in cui non si limiti ad organizzare assemblee e scioperi convulsi e svalorizzati, ma sappia rinnovarsi e costruirsi, …”
LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE era il giornale del collettivo politico del Liceo Tasso, la cui linea politica era così descritta: “ il nostro è un gruppo unitario, nato dall’esigenza di aggregare tutte le componenti per poter costruire un fronte compatto degli studenti, che si muova nell’ambito della sinistra ma che è aperto a tutte le forze laiche e sinceramente democratiche e progressiste dell’Istituto. “ Il collettivo politico del Liceo Tasso, forte del consenso ottenuto nelle elezioni studentesche dell’11 e 12 dicembre 1977, si proponeva anche di aprire un dialogo, un “confronto continuo”con l’altra lista vincitrice delle elezioni, quella degli studenti cattolici, mettendo da parte la “contrapposizione e lo scontro ideologico. “
Vi è poi un articolo sulla condizione della donna nel quale emergono con forza il linguaggio e le idee tipiche dei movimenti femministi dell’epoca. Sandra, l’autrice dell’articolo, denuncia il fatto che nella società capitalistica, la donna sia divenuta” oggetto di una vera e propria dominazione coloniale da parte dell’uomo”, che si attua in particolare nella famiglia il cui centro decisionale è sempre il maschio “ che vaglia attentamente i criteri educativi, mentre la donna è soltanto l’esecutrice delle sue direttive, il canale attraverso il quale si trasmette ai figli la cultura antifemminile dell’uomo. “ Nella famiglia tradizionale è negata alla donna “ la scelta libera e consapevole della maternità “ e pertanto ogni possibilità di una vita sessuale pienamente appagante. L’aborto ( all’epoca ancora illegale ) viene definito “ non tanto un diritto, quanto una dolorosa e tragica necessità” in particolari circostanze.
L’ultimo articolo di LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE che consideriamo è un’intervista al Prof. Anacleto Postiglione. E’ un intervento che ci aiuta a fare un bilancio degli anni di lotte studentesche vissute al Liceo Tasso. “ Ho l’impressione – dichiarava il Prof. Postiglione – che l’azione studentesca sia entrata in una fase di stanchezza e di apatia con segni preoccupanti di irrazionalità e di qualunquismo. Era preferibile la contestazione di alcuni anni fa che, per quanto aggressiva, sembrava animata da un’esigenza autentica di rinnovamento. “ “Le assemblee – proseguiva il Professore – sono ormai semideserte, fiacche e caotiche….si moltiplicano gli scioperi con la paralisi delle attività didattiche e culturali; la partecipazione al dibattito è scarsa: la massa ondeggia apatica lasciando ogni iniziativa ai ‘capi’… “
Per quanto riguardava, poi, le richieste di nuovi contenuti didattici avanzate dagli studenti, il Prof. Postiglione riteneva necessario aggiornare in parte le tecniche di insegnamento e promuovere una maggiore apertura agli aspetti più vivi ed attuali della società, tutto ciò in attesa di una sempre più urgente riforma della scuola secondaria superiore. Egli infine riteneva utile l’avvio di un dialogo tra docenti e studenti, nelle sedi dei consigli di classe, finalizzato ad individuare e correggere concretamente le eventuali “ carenze didattiche “.
I documenti di cui abbiamo parlato in questo articolo, si possono consultare , insieme ad altri, rivolgendosi al responsabile dell’Archivio storico del Liceo Tasso, il Prof. Marco Falivena.
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