‘Assistenti civici’ saranno volontari non pagati
di Alfonso Raimo – Dal ministero degli Affar regionali spiegano che il bando per gli assistenti civici cerca persone che aiutino a gestire l’emergenza in modo volontario: non saranno retribuiti
ROMA – Gli assistenti civici non sono ronde. Non percepiscono indennità, sono volontari a disposizione dei sindaci. Fonti del ministero degli Affari regionali, interpellate dalla Dire a proposito delle indiscrezioni di queste ore, precisano che i 60mila assistenti che aiuteranno le autorità locali a gestire la fase due dell’emergenza, non potranno comminare multe. Non saranno neppure ronde dotate di un potere di intervento immediato. La loro attività di controllo si esaurirà al massimo nella segnalazione ai vigili e alle forze dell’ordine di eventuali situazioni di assembramento.
Gli assistenti civici, inoltre, non saranno retribuiti. Si tratta di volontari che si occuperanno ad esempio di aiutare i Comuni e la Protezione civile in compiti quali la consegna dei pasti a casa per gli anziani, il recapito delle medicine, il sostegno nella realizzazione delle misure di distanziamento sociale. Saranno impiegati per un massimo di 16 ore la settimana. Nelle scorse settimane, quando vigeva il lockdown di molte attività produttive, le relative mansioni erano svolte da volontari che poi sono tornati al lavoro quando le fabbriche hanno riaperto.
DECARO: ASSISTENTI CIVICI VOLONTARI CHE IN QUESTI MESI CI HANNO AIUTATI
“Quello che sarà pubblicato è un bando della protezione civile per selezionare volontari. Quei volontari che ci hanno aiutato a consegnare la spesa o i medicinali a chi non poteva uscire di casa nella fase di emergenza, e che in questa nuova fase stanno facilitando gli accessi contingentati ai parchi e ai mercati, contando il numero di persone che entrano ed escono o alla riapertura delle spiagge potranno spiegare le regole per l’accesso. Insomma svolgeranno le attività che i volontari hanno svolto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità. Il bando serve a trovarne di nuovi, visto che – con il progressivo ritorno al lavoro – molti di coloro che si sono prestati nel primo periodo di emergenza, non hanno più la stessa disponibilità di tempo”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
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