Coronavirus, Centro studi Ugl: “Rischio quasi 10 milioni in povertà assoluta”
di Alfonso Raimo – Entro giugno le persone in condizione di povertà assoluta potrebbero arrivare a 9.8 milioni, rispetto ai 5 milioni stimati dall’Istat nel 2018
ROMA – La crisi economica determinata dalla pandemia – e il ritardo degli interventi del Governo – stanno determinando una crisi sociale senza precedenti dal dopoguerra. Il 41,9% degli italiani (25.2 milioni) si trovano, attualmente, in una condizione caratterizzata da gravi problemi economici, senza soldi per pagare affitti, bollette, mutui, spese mediche e rette scolastiche. Così uno studio del Centro studi dell’Ugl.
La povertà relativa, entro la fine di giugno, potrebbe salire a 13.8 milioni di individui (il 23% della popolazione), con un incremento di 4.8 milioni di nuovi poveri rispetto a soli 3 mesi fa. Le persone in condizione di povertà assoluta, potrebbero arrivare a 9.8 milioni, rispetto ai 5 milioni stimati dall’Istat nel 2018.
Ancora più grave è la situazione dell’emergenza alimentare: 4.4 milioni di italiani (7,3% della popolazione), già da maggio, si potrebbero trovare in condizioni di emergenza alimentare, senza soldi per comprare cibo. Di questi, un milione hanno meno di 14 anni d’età (il 12,6% dei giovani della stessa fascia d’età).
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