Task force pediatri contro le fake news Tutte le informazioni su igiene e pulizia
«In questi giorni vi giungono moltissime notizie dalla tv, ma anche dal web e via whatsapp. Non tutte sono notizie vere e attendibili, per cui vi chiediamo di attenervi alle notizie e alle raccomandazioni ufficiali che trovate sul sito del ministero della Salute o dell’Istituto superiore di Sanità, o ancora su Epicentro. È molto importante che anche i bambini seguano le misure di prevenzione e igiene consigliate dalle autorità sanitarie per gli adulti». Si rivolge così a tutti i genitori la task force dei pediatri provenienti da tutta Italia. Ecco le misure igienico-sanitarie da rispettare con precisione:
• LAVARSI LE MANI. «Insegnate al bambino a lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 1 minuto cantando due
volte “tanti auguri a te” e ricordarsi di chiudere il rubinetto dell’acqua con un fazzolettino di carta. Non toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di tosse, raffreddore o mal di gola. Evitare abbracci e strette di mano; (non far baciare il bambino da nessuno) e stare a distanza di almeno un metro da chiunque. Starnutire e/o tossire in un fazzoletto di carta (che va poi buttato nell’indifferenziata) evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie (se non riesce e si sporca le manine, provvedere a lavargliele subito con acqua e sapone). Non scambiarsi bottiglie, bicchieri e posate (“ognuno adoperi la sua”)».
• PER CHI HA CURA DEL BAMBINO.
«Pulire le superfici dove il bambino gioca o studia con disinfettanti a base di alcol (etanolo) al 75%, o a base di cloro all’1% (candeggina)».
• USO MASCHERINA.
«Usare la mascherina (quella chirurgica) solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate. I bambini, come gli adulti – aggiungono i pediatri – devono in questo momento restare a casa, possono naturalmente stare su balconi, terrazze o cortili condominiali, purché non ci siano persone estranee».
• SPIEGARE AI BAMBINI L’EMERGENZA.
«È importante spiegare ai bambini (in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun soggetto)
ciò che sta avvenendo intorno a loro. Il non ricevere spiegazioni dagli adulti – fanno sapere i pediatri – in un contesto di tensione ben percepibile rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore».
• ATTENZIONE AGLI SMARTPHONE.
«Pulire accuratamente i dispositivi, compresi telecomandi e joystick, almeno una volta al giorno ed evitare di farli utilizzare da altre persone, anche della stessa famiglia, contemporaneamente. Evitare – proseguono i consigli dei pediatri italiani – di passare di mano il telefonino alla sorella o alla mamma durante una chiamata. La maggior parte dei produttori di dispositivi elettronici confermano che la prima cosa da fare per pulire il proprio smartphone, dopo averlo spento e aver staccato eventuali cavi attaccati, è passare un panno morbido di quelli senza pelucchi. I normali prodotti detergenti che avete in casa andranno bene». Non lasciare «troppo tempo i bambini da soli davanti a smartphone e PC, è una regola da mettere in pratica sempre, in questi giorni di emergenza è ancora più necessario, ma anche più facile visto che a casa ci siamo anche noi».
• EVITARE FARMACI ANTIVIRALI E ANTIBIOTICI, A MENO CHE NON SIANO PRESCRITTI DAL MEDICO.
«Se il bambino ha la febbre, restate a casa, somministrate paracetamolo e avvertite al telefono il vostro pediatra senza recarvi però al suo studio, né tantomeno al pronto soccorso. Il pediatra al telefono saprà consigliarvi su cosa fare. Non c’è nessuna necessità di modificare una sana e equilibrata dieta, nessun alimento può servire per contrastare il virus. Non esistono farmaci, né vitamine che possono fermare o prevenire l’infezione».
• COME SPIEGARE AI BAMBINI LA SITUAZIONE. «Evitare di lasciare continuamente e in sottofondo la televisione accesa. I telegiornali sono calibrati per telespettatori adulti, il linguaggio che utilizzano i giornalisti potrebbe spaventare i bambini. Le notizie vanno filtrate e tradotte in un linguaggio adatto ai bambini, in base all’età».
• STARE A CASA NON VUOL DIRE TRASCURARSI. «Facciamo in modo che i bambini si lavino e si vestano ogni giorno come se andassero a scuola. Aiutiamoli a porsi obiettivi per ogni giorno della settimana evitando che sembri sempre domenica.
In questo momento ognuno di noi ha un compito per combattere il virus. I medici e gli infermieri stanno lavorando tanto e molto duramente. Le forze dell’Ordine sono in prima linea per far rispettare le misure di sicurezza. I nonni, i genitori e i bambini devono osservare le regole e proteggersi reciprocamente. Facciamoli sentire coinvolti in modo attivo, come parte di un grande ingranaggio che lavora per vincere il virus».
• ATTIVITÀ PER I BAMBINI. «È importante invitare i bambini e le bambine di tutte le età al disegno libero, perché è un modo per canalizzare le emozioni e i sentimenti, a volte anche nascosti, che vivono. Ed è altrettanto importante che gli adulti mostrino interesse per ciò che i bambini realizzano. Ai bambini più grandi – sottolinea la task force – fermo restando che va sempre privilegiato il disegno libero, potrebbe essere utile anche fornire qualche stimolo ulteriore, per esempio: Disegna ciò che vedi dalla finestra, disegna la tua casa, fai un disegno di come sei tu adesso, disegna una
cosa bella che ti è accaduta o che hai visto o che vorresti, o ancora disegna quello che ti va adesso»
Questo documento è condiviso da: Generoso Andria, pediatra emerito Università Federico II, Napoli; Giancarlo Biasini, pediatra emerito ospedale Bufalini, Cesena; Giovanni Corsello, pediatra Università degli studi, Palermo; Daniele De Brasi, pediatra ospedaliero Santobono Napoli, associazione culturale pediatri Campania; Stefania Manetti, pediatra di famiglia piano di Sorrento, Napoli; Paolo Siani, pediatra ospedaliero, Santobono, e parlamentare, Napoli; Giorgio Tamburlini, pediatra e presidente del centro salute del bambino, Trieste; Alberto Villani, pediatra ospedaliero, Bambino Gesù, presidente società italiana di pediatria, Roma; Federica Zanetto, pediatra di famiglia Presidente associazione culturale pediatri, Milano.
Fonte: Agenzia DIRE – www.dire.it