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Il servizio di Tg Rai Leonardo sul supervirus polmonare. Facciamo chiarezza

Con un articolo di Valentina Stella, il quotidiano Il Dubbio approfondisce oggi la notizia relativa al servizio di Tg Rai Leonardo che nel 2015 descriveva un esperimento condotto da scienziati cinesi sulla creazione di un supervirus polmonare da pipistrelli e topi. Il video, divenuto virale, ha fatto nascere il dubbio che quell’esperimento potesse essere l’origine remota del Covid- 19, che sta colpendo ora diversi paesi.

In realtà, per quanto permangano le perplessità sulla opportunità di simili esperimenti – e, sul punto delle critiche mosse dal conduttore, il servizio del Tg Leonardo è del tutto condivisibile – in realtà e si tratta di due virus differenti, come si evince da due articoli dell’autorevole rivista Nature; il primo dal titolo ‘ A Sars- like cluster of circulating bat coronaviruses shows potential for human emergence’ del 2015 a cui fa seguito il servizio della Rai, e un altro di qualche giorno fa intitolato ‘ The proximal origin of Sars- CoV- 2’.

Tra gli autori del primo articolo c’era il professor Antonio Lanzavecchia, immunologo di fama internazionale e direttore dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona, intervistato da Valentina Stella.

Professore, innanzitutto qual è stato il suo contributo allo studio pubblicato su Nature?

Il lavoro pubblicato su Nature Medicine nel 2015 è stato disegnato ed eseguito dal professor Ralph Baric, University of North Carolina at Chapel Hill. Il mio contributo è stato semplicemente quello di fornire alcuni anticorpi diretti contro Sars- CoV- 1 per testare la loro capacità neutralizzante.

Cosa può dirci di quel lavoro?

Il lavoro del professor Baric si basa su virus chimerici ( formati inserendo la proteina virale “spike” di un virus isolato da pipistrelli nel genoma di un virus adattato al topo) e dimostra che questo virus è in grado di infettare cellule umane in vitro. Questi esperimenti suggerivano quindi che virus in circolazione nei pipistrelli in Cina erano potenzialmente – e sottolineo potenzialmente – in grado di infettare l’uomo in quanto capaci di legare il recettore umano ( Ace- 2).

E ciò quindi si lega all’attuale situazione?

La recente emergenza del Sars- CoV- 2 dimostra che questa previsione era tutto sommato corretta. Tuttavia, è importante considerare che il nuovo virus, il Sars- CoV- 2, ha una sequenza differente rispetto ai coronavirus precedenti. Questo è stato dimostrato chiaramente anche nella pubblicazione di Andersen e altri su Nature Medicine di qualche giorno fa, che evidenzia come la sequenza di Sars- CoV- 2 non sia riconducibile ai virus descritti nel 2015 ( il nuovo virus lega Ace- 2 ma in un modo diverso). Quindi, Sars- CoV- 2 rappresenta l’emergenza di un nuovo virus, probabilmente originato dai pipistrelli, che si è adattato all’uomo per vie naturali. Infine ricordiamoci che questa è la terza volta, dopo il Sars- CoV1 nel 2003 e il Mers nel 2012, che un coronavirus patogeno viene trasmesso all’uomo.

Fonte: Il Dubbio

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