Geolocalizzazione, un mercato che vale 10 miliardi di dollari
Dalla gestione della mobilità cittadina al transito delle navi nei porti, dal monitoraggio dell’inquinamento alla mappa del rischio sismico: aumentano le richieste per i servizi di geolocalizzazione, tanto che questi sistemi genereranno per il 2015 un giro d’affari da 10,6 miliardi di dollari. Il dato è emerso durante la Conferenza Esri Italia 2015 che ha riunito oggi a Roma circa 1500 esperti del territorio.
“Siamo di fronte ad un costante aumento della richiesta di ‘geolocalizzazione’ e analisi spaziale in tutti i campi – spiega in una nota Bruno Ratti, presidente di Esri Italia -. “I Sistemi informativi geografici (GIS) stanno introducendo la geografia in tutte le nostre azioni e l’approccio geospaziale sta cambiando il modo in cui affrontiamo le cose nel privato, nella nostra organizzazione, nel modo di leggere e contestualizzare gli eventi a livello planetario”.
Quello dei GIS è un settore dell’ICT in forte espansione, sottolinea Esri Italia. Quest’anno si stima che produrrà un giro d’affari pari a 10,6 miliardi di dollari, con positive ricadute in termini di sviluppo di nuovi ambiti di applicazione e di crescita occupazionale