Strage di Milano: il profilo del killer Claudio Giardiello e delle sue vittime
Ecco chi sono le vittime e l’autore della strage. E’ polemica intanto sulla sicurezza con l’Anm che chiede provvedimenti e il presidente della Repubblica che convoca d’urgenza una riunione del plenum del Csm.
IL KILLER – Imputato in un processo a suo carico per bancarotta fraudolenta, Claudio Giardiello, 57 anni, immobiliarista, originario di Benevento. La sua società, la Immobiliare Magenta è stata dichiarata fallita il 13 marzo del 2008. L’azienda, si evince da una visura camerale, faceva capo per il 55% a Giardiello, per il 30% a Davide Limongelli, nipote di Giardiello, coimputato e rimasto colpito nella sparatoria. Un terzo socio con il 15% si chiama Giovanni Scarpa. Il curatore fallimentare nominato dal Tribunale si chiama Walter Marazzani. Nel novembre del 2006 era stato depositato un atto di sequestro delle quote di partecipazione di Limongelli e di Scarpa, mentre nel giugno e nel novembre del 2007 erano stati depositati atti di sequestro delle quote di Giardiello. Nell’ultimo bilancio della Immobiliare Magenta che si riesce a consultare con il sistema telematico della Camera di commercio, quello relativo al 2006, la società di intermediazione immobiliare, ristrutturazioni e costruzioni per conto terzi, risultava avere attivi per 1,5 milioni di euro, con un fatturato di 446 mila euro circa e utili per 2.883 euro. Una società collegata a Immobiliare Magenta, in liquidazione, e nella quale era già cessata la carica di Giardiello risulta poi la Miani Immobiliare srl (Natale Capodicasa il nome del liquidatore). Oltre alla società di Giardiello, la Miani Immobiliare faceva capo per il 75% alla Cisep, società di costruzioni con sede a Cassina de’ Pecchi (Milano) anch’essa dichiarata fallita nel 2008, a gennaio, su provvedimento dell’autorità giudiziaria di Monza (i curatori fallimentari sono Nadia Farina e Luca Brivio). L’azienda faceva capo a Consiglia Di Nuzzo (e con quote minori a Massimo D’Anzuoni). Il nome di Giardiello risulta poi collegato, con cariche recesse, alla Immobiliare Washington 2002 srl in liquidazione di Milano, e alla CaGi. Srl, sempre con sede a Milano. All’imprenditore edile faceva poi capo in passato anche una società in accomandita semplice, la Edil Casa di Brugherio.
IL GIUDICE – Il magistrato ucciso è il giudice della seconda sezione fallimentare del Tribunale di Milano Fernando Ciampi. L’uomo era della provincia di Avellino. Dolore e sconcerto a Fontanarosa, il piccolo centro della provincia di Avellino, 3.200 abitanti nella Valle del Calore, di cui era originario Fernando Ciampi. Il magistrato, 72 anni, tornava a Fontanarosa almeno una volta l’anno per trascorrere alcuni giorni nella casa di proprietà che si trova nel centro del paese. La sua famiglia è molto nota e apprezzata: suo padre, Mario Ciampi, scomparso alcuni anni fa, per decenni è stato il medico condotto di Fontanarosa. In un incidente giovanile, il magistrato aveva perso l’uso della mano sinistra. Laureatosi giovanissimo alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli, aveva superato brillantemente il concorso per entrare in magistratura. Il sindaco di Fontanarosa, Flavio Petroccione, ha espresso il dolore e la solidarietà della comunità in una nota e in un manifesto di cordoglio.
L’AVVOCATO – L’avvocato, colpito in aula durante l’udienza, èLorenzo Alberto Claris Appiani. Era stato l’avvocato di Claudio Giardiello ed era in aula come testimone nella causa per bancarotta contro l’uomo che lo ha ucciso sparandogli al torace. Lo racconta all’ANSA lo zio della vittima, l’avvocato Alessandro Brambilla Pisoni, arrivando al pronto soccorso del Fatebenefratelli di Milano. “Giardiello era stato cliente di mio nipote – ricorda l’avvocato – poi aveva iniziato a combinare disastri e lui ha smesso di seguirlo. Sapevo che oggi mio nipote era in aula come testimone in una causa penale perché Giardiello era stato denunciato”. Lorenzo Alberto Claris Appiani, 37 anni, viene da una famiglia di legge: sua madre, oggi in pensione, è un avvocato e la sorella è un magistrato. Lui stesso era molto stimato per la sua capacità di analisi del diritto.
IL CO-IMPUTATO – La terza vittima è Giorgio Erba, coimputato di Giardiello.
IL SOCIO DI GIARDIELLO – Ferito anche Davide Limongelli, socio di Giardiello nella società “Magenta Immobiliare” di Milano, presente in aula a sua volta come coimputato. Non è chiaro che tra le vittime vi sia anche una quarta persona.
LA TITOLARE DELL’INCHIESTA – Avrebbe dovuto essere Bruna Albertini il pm presente in aula oggi al processo durante il quale Claudio Giardiello imputato per la bancarotta della Magenta Immobiliare, ha sparato e ucciso un avvocato e un coimputato e poi è corso nell’ufficio del Giudice Ciampi per ammazzarlo. Il pm Albertini infatti è il titolare dell’inchiesta che ha portato alla sbarra il killer e questa mattina, essendo impegnata anche in una udienza all’ufficio gip, ha chiesto al pm Luigi Orsi di sostituirla nel dibattimento alla seconda sezione penale. Una sostituzione all’ultimo minuto che per alcuni in procura è stata da un certo punto di vista provvidenziale, in quanto il pm Albertini ha più volte anche interrogato il killer. “Poichè voleva uccidere tutti quelli che riteneva responsabili del suo fallimento – è stato fatto notare al quarto piano di palazzo di Giustizia di Milano – sicuramente avrebbe sparato o comunque fatto del male a Bruna Albertini se solo fosse stata in aula”.