In arrivo i Robot da ‘compagnia’ – VIDEO
Avere in casa un robot da compagnia non è più un sogno della fantascienza, ma l’obiettivo al quale si sta preparando uno dei laboratori di robotica più avanzati del mondo. ”Abbiamo appena iniziato ilprogetto che tende a sviluppare tecnologie a basso costo, in teoria traducibile per fare dei robot prodotti da fabbricare in serie e in grado di entrare nelle nostre case”, ha detto all’ANSA Giorgio Metta, direttore della iCub Facility dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova. Il passo successivo, ossia la produzione in serie, dovrà naturalmente essere compito dell’industria.
Ma prima di arrivare a questo è indispensabile avere i risultati del progetto appena avviato all’Iit e che potrebbe concludersi nell’arco di un anno e mezzo. Si sta lavorando quindi sia sulle caratteristiche dei futuri robot ‘domestici’, sia per abbattere i costi, oggi insostenibili per quello che promette di diventare il più sofisticato degli elettrodomestici.
E’ all’Iit di Genova che è nato iCub, il ‘robot bambino’ che sa imparare e ‘crescere’, dall’aspetto rassicurante e capace di muoversi autonomamente, camminando su due gambe. Non sarà lui ad entrare nelle case, ma un robot comunque antropomorfo. Il suo aspetto di sta disegnando adesso e quello che è certo, ha detto Metta, è che sarà ”rassicurante e piacevole”. Avrà sicuramente delle braccia, ma probabilmente all’inizio si muoverà su ruote per ridurre i costi. ‘
‘Oggi un robot costa circa 250.000 euro ed è naturalmente fuori da ogni mercato. Robot di questo tipo – rileva Metta – possono essere utilizzato solo nei laboratori. Vorremmo arrivare ad un prodotto che non costi più di un’utilitaria, ossia sotto i 10.000 euro e se possibile anche meno”. Per questo si stanno studiando nuovi materiali plastici da sostituire al metallo e si progettano componenti che sarà possibile produrre su larga scala”.
Saranno robot da compagnia pensati inizialmente soprattutto per le persone anziane, che nelle società avanzate sono destinate a diventare sempre più numerose, mentre sempre meno saranno giovani e adulti in grado di assisterle. ”I robot ai quali stiamo lavorando saranno in grado di compiere semplici compiti, come prendere oggetti, raccoglierli da terra, portarli”, spiega Metta. ”Saranno – conclude – anche uno strumento di comunicazione, con funzioni molto simili a quelle di uno smartphone”.