Riforma Giustizia. Cdm, via libera alla non punibilità dei reati lievi
Via libera del Cdm convocato in notturna al dlgs che disciplina la non punibilità delle condotte di lieve entità e al ddl per le “rogatorie ed estradizioni più facili e veloci”, che modifica le disposizioni in materia di estradizione per l’estero nel termine per la consegna e nella durata massima delle misure coercitive. Rinviato, probabilmente al prossimo Cdm, l’ok al testo definitivo del ddl di delega al Governo sull’efficienza del processo civile mentre non è stato affrontato l’esame – comunque non previsto nell’odg – delle misure sulla prescrizione, tornata in prima linea nel dibattito politico dopo l’annullamento da parte della Cassazione della condanna per il processo Eternit.
Il tema della prescrizione, secondo quanto si apprende, non sarebbe quindi comparso sul tavolo di un Cdm dopo che già nei giorni scorsi si era paventato all’orizzonte un possibile braccio di ferro tra Pd e Ncd in un mese che, alla Camera e al Senato si preannuncia già infuocato. Tensione che non avrebbe consentito il via libera oggi in Cdm. Soddisfatto, comunque, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. A chi gli chiedeva se fosse passato l’esame della prescrizione in Cdm, Delrio ha affermato: “un passo la volta, passi avanti ma non su questo”. Ecco invece le materie sulle quali è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri.
NON PUNIBILITA’ FATTI LIEVE ENTITA’ – Lo schema di decreto legislativo che incide sulle condotte di “particolare tenuità” dà attuazione alla legge delega 67/2014 sulla messa alla prova e le misure alternative al carcere. Si prevede che possa scattare l’archiviazione per tenuità del fatto per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni o con una sanzione pecuniaria, prevista da sola o in aggiunta al carcere. Sono ricompresi alcuni reati contro il patrimonio, come furto semplice, danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata o minaccia per costringere a commettere un reato. E’ previsto che l’archiviazione possa scattare in qualsiasi fase del procedimento, ma la quota maggiore è attesa in fase di indagini preliminari, con un alleggerimento del carico giudiziario. Dopo l’istanza del pm, ci sono 10 giorni per fare opposizione e decide il gip. E’ sempre possibile la richiesta di risarcimento danni.
ESTRADIZIONE – In Cdm anche un ddl per rivedere il regime dell’estradizione e delle rogatorie chieste dall’estero. Prevista una netta distinzione delle aree dell’autorità politica e dell’autorità giudiziaria per evitare la sovrapposizione di valutazioni riferite ai medesimi parametri; e viene semplificato il procedimento. DAP. Il Cdm, su proposta del ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha dato tra l’altro, il via libera alla nomina di Santi Consolo a capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Fonte: ilgiornaledisicilia.it