Luciano Violante rinuncia alla propria candidatura per la Corte Costituzionale
Luciano Violante rinuncia alla propria candidatura per la Corte Costituzionale. E in una lettera al Corriere della Sera scrive ai “Signori e Signore del Parlamento” di una “deriva che offende l’autorevolezza delle istituzioni e la dignità delle persone”. Nella missiva, in prima pagina, invita a “scegliere altra personalità ritenuta più idonea ad ottenere il consenso necessario”.
Nella lettera, l’ex presidente della Camera scrive che il protrarsi della indecisione sta producendo discredito delle istituzioni parlamentari, ringrazia i parlamentari che lo avevano finora votato ed invita appunto le Camere ad un’ altra scelta, rimarcando che “nessun Paese può tollerare per troppo tempo una vita parlamentare frenata da ribellismi e forzature”.
Secondo l’esponente pd, infatti, “le leggi sono inefficaci senza i ‘buoni costumi’, che impongono comportamenti misurati e lungimiranti soprattutto quando sono in questione le nomine di organi di garanzia”.
L’invito che arriva da Luciano Violante nella lettera pubblicata dal Corriere è dunque che si decida rapidamente e responsabilmente, e in questo modo “restituendo alla politica l’autorevolezza che le spetta in una democrazia funzionante”.