Arbitrato, onorario a partire da 400 euro
La proposta dell’unione delle camere civili, la corte nazionale arbitrale
L’Unione nazionale camere civili lancia la Corte nazionale arbitrale: una terza via dopo l’arbitrato ad hoc e quello amministrato dalle Camere di commercio. Via, quindi, con arbitri specializzati certi e selezionati, dagli onorari ragionevoli e soprattutto pubblici perché allegati al regolamento arbitrale. Si va dai 400 euro di onorario, per l’arbitro unico in controversie dal valore fino ai 5 mila euro, agli 80 mila per la cause fino a 10 milioni di euro. Un nuovo corso già tracciato da qualche anno a questa particolare procedura di natura privatistica dal passato controverso per poca trasparenza e alte tariffe.
L’istituto è stato presentato ieri a Roma, a palazzo Marini da Renzo Menoni, Presidente dell’Uncc e del Consiglio arbitrale per il biennio 2014/2016. L’obiettivo è quello di «garantire l’assoluta terzietà e preparazione degli arbitri, a costi contenuti predeterminati sulla base di tariffe certe e che, in analogia con la parallela giurisdizione statale, possa offrire anche il rimedio della revisione del lodo», ha spiegato Menoni alla platea di professionisti interessati a entrare nell’elenco nazionale degli arbitri che sarà costituito dopo l’avvio dei corsi di formazione organizzati dalla stessa Corte.
Fonte: Italia Oggi