Hernanes a Milano, è dell’Inter
Hernanes è arrivato a Milano per sostenere le visite mediche prima del passaggio dalla Lazio all’Inter che sta per essere ufficializzato. La trattativa è ormai chiusa e il giocatore è – nei fatti – nerazzurro.
“Le mie lacrime sono state male interpretate, nessuno mi obbliga ad andare via: è una mia scelta, ho detto io a Lotito di voler lasciare la Lazio per una crescita professionale. L’ho fatto anche se amo i tifosi”.
Hernanes interviene in sostanza così sulle polemiche per la trattativa per la sua cessione all’Inter. ”E’ una scelta mia – afferma testualmente il giocatore sulla sua pagina facebook -. Per seguire l’esigenza mia interiore di raggiungere livelli ancora più alti calcisticamente. Ho detto io al presidente che vorrei andare perché credo possa essere il meglio a livello professionale!”. Hernanes sottolinea di aver scelto i nerazzurri nonostante Lotito abbia tentato ”di trattenermi con ottime offerte economiche come quella dopo la partita del Napoli”. Nel suo messaggio rivolto ai tifosi biancocelesti, Hernanes spiega anche il pianto di ieri, all’uscita del centro sportivo di Formello. ”Ho pianto non perché la società nella persona di Igli Tare e del presidente mi stava obbligando ad andarmene – le sue parole -. Non ho pianto per questo!! Ho pianto perché è in corso la trattativa tra le due squadre e io avevo la possibilità di lasciarvi; ho la possibilità di lasciare Roma, il posto che amo, i tifosi che amo, la gente che amo”. Il Profeta dopo quattro anni si congeda quindi dai sostenitori laziali: ”Ragazzi, grazie dell’amore con cui mi avete amato dal primo giorno ad oggi e sapete che io vi amerò per sempre e non vi dimenticherò mai. Anche se potrete odiarmi per queste parole”.
Hernanes, lascio la Lazio non per soldi o fama
”Quando sono arrivato qui alla Lazio volevo vincere degli scudetti, ho dato tutto per raggiungere questo obiettivo anche se non era facile. La Coppa Italia è stata davvero speciale, ma avevo capito che forse era quello il massimo traguardo che potevo raggiungere. La mia scelta non ha niente a che fare con i soldi o la fama”. Dopo le parole affidate a Facebook, Hernanes si congeda così dalla Lazio, attraverso le frequenze della radio societaria. ”Da bambino avevo sempre la palla tra i piedi, io voglio giocare a calcio – spiega il centrocampista brasiliano -. Voglio fare qualcosa di importante, questo è il senso della mia scelta. Sono ancora un po’ emozionato, ieri non è stata una giornata facile da gestire. Non ho dormito per niente stanotte”. Il Profeta ne approfitta per ringraziare il patron Lotito: ”lo ringrazio, con me è stato sempre corretto, la società mi ha sempre trattato bene. Ringrazio il mister, i compagni,i magazzinieri, tutti”. Il calciatore saluta quindi i tifosi: ”vi porterò sempre nel cuore. Mi hanno scritto più di duemila messaggi, sapevo che mi volevano bene, ma non credevo fino a questo punto”.
A 24 ore dalla fine della finestra del calciomercato invernale (le 23 di domani) comincia a prendere forma il restyling della Serie A, nonostante le voci, le indiscrezioni e i rumors si autoalimentino nel rush finale. L’arrivo ormai certo di Osvaldo alla Juventus (prestito secco fino a giugno) potrebbe riaprire la voce ‘cessioni’ in casa bianconera, con Quagliarella e Giovinco in pole soprattutto dopo le parole del procuratore di Vucinic che ha detto che il suo assistito “resta alla Juventus”.
Al di là delle intenzioni, per il montenegrino resta comunque sempre percorribile la pista estera (Arsenal, Tottenham, Monaco). Un affare Thohir (atteso ieri nella capitale, ma nessuno lo ha visto) lo ha portato a termine: il laterale del Torino D’Ambrosio che ha firmato un quadriennale. Nelle ultime 24 ore i nerazzurri si dovranno concentrare sull’esterno (o esterni) da dare a Mazzarri: i nomi sul taccuino sempre i soliti: Nani, Hernandez, oltre lo stesso Vucinic. Allo stesso tempo dovranno cercare di fare cassa con Guarin sul quale oggi c’è stato un nuovo no a Marotta, mentre il colombiano punta i piedi e riapre la pista Galatasaray che intanto cerca anche Astori dal Cagliari (emissari isolani sono andati a Istanbul). Dopo aver preso Honda, Rami, Essien e Taarabt per il presente, il Milan pensa anche al futuro e per il dopo-Abbiati prende il giovane Gori dal Brescia. Domani finirà anche il tormentone Biabiany al Guanghzou: dopo aver perso (pare) definitivamente Diamanti, si sapra’ se Lippi potrà contare sul 25enne francese di Guadalupa. Il ds della Roma Walter Sabatini sembra invece aver finito di sfogliare la margherita sul difensore centrale: la scelta è caduta su Rafael Toloi, 23enne del San Paolo che ha superato la concorrenza del più navigato Paulo Andrè (30). C’era stato anche un abboccamento per Ranocchia ma gli alti costi dell’operazione hanno rinviato il discorso a gijgno. Il problema del difensore brasiliano resta legato al suo status ma grazie alle sue origini italiane la Roma intende tesserarlo come comunitario. Ufficiali invece l’arrivo nella capitale di due altre giovani promesse: Petar Golubovic, terzino destro classe ’94, dall’Ofk Belgrado e Alberto Tibolla (addirittura ’96) dal Chievo. La Fiorentina ha ceduto Olivera al Brescia e preso Diakitè, dal Sunderland. Molto attivo il Parma che si tiene stretta i suoi pezzi pregiati (Paletta, Parolo), ufficializza Molinari dallo Stoccarda ed è a un passo da Zaccardo. Scambio Cagliari-Chievo: Agazzi va da Corini, mentre Lopez prende Silvestri. Ufficiali anche Elder Postiga alla Lazio, Estigarribia all’Atalanta, Brighi e Floccari al Sassuolo. Il Napoli, dopo Henrique, è a un passo da Goulham (Saint Etienne), ma ha ancora 24 ore di tempo per sperare nel colpo Capouè (Tottenham) e cercare qualcosa a sinistra, rimasta scoperta dopo l’infortunio a Zuniga e il desiderio di Armero di cambiare aria (West ham insiste). In uscita c’è Cannavaro sul quale c’è sempre il Sassuolo di Malesani.
Fonte: Ansa