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La denuncia di Amnesty: in Cina ‘prigioni nere’

PECHINO, 17 DIC – La Cina sta incrementando l’ uso delle ”prigioni nere”,o illegali, e i centri per la riabilitazione dei drogati per rinchiudere le persone che si trovavano nei campi di rieducazione attraverso il lavoro, che sono stati aboliti. Lo afferma il gruppo umanitario Amnesty International in un documento. In tutto il Paese, secondo Nuova Cina, esistono 350 di questi campi, nei quali sono detenute 160 mila persone.

 

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