Katharine Hepburn, omaggio a 10 anni dalla morte
Un omaggio ad una grande attrice e icona del femminismo, Katherine Hepburn, morta 10 anni fa, il 29 giugno 2003: Studio Universal celebra l’anniversario con un film ogni lunedì sera. Si parte con La Regina d’Africa di John Huston, dove la Hepburn recita a fianco di Humphrey Bogart, sarà poi la volta di Tempo d’estate, romantica storia ambientata a Venezia con Rossano Brazzi, chiude l’omaggio Falena d’argento, melodramma del 1933 tratto da un romanzo di Gilbert Frankau, che vede la Hepburn nelle vesti di una spericolata aviatrice.
Katharine Hepburn, nata il 12 maggio 1907 a Hartford in Connecticut, visse in un ambiente privo di censure. Sì sposò presto, nel 1928, con un uomo d’affari, dal quale divorziò altrettanto presto, nel 1934. Nello stesso anno del matrimonio esordì anche come attrice a Broadway, nella commedia teatrale “Night Hostess”. La vera svolta arrivò nel 1932 con “The Warrior’s Husband” e la sua performance le aprirà le porte di Hollywood. Sul grande schermo iniziò la sua carriera alla grande come protagonista del film di successo “Febbre di vivere” di Geoge Cukor. Nel 1933 ottenne il primo di quattro Oscar grazie a “Gloria del mattino” di Lowell Sherman.
Poco dopo, arrivò il suo primo ruolo brillante con “Scandalo a Filadelfia” della Metro-Goldwyn-Mayer, che la affiancò a due icone dell’epoca come Cary Grant e James Stewart, un trio formidabile che riscosse un enorme successo di pubblico e critica. Nel 1942 interpretò “La donna del giorno”, pellicola che le cambierà la vita per l’incontro con Spencer Tracy, che diventerà un compagno non solo di set ma di vita. I due attori iniziarono una serie di film, nove in totale.
Nel 1962, dopo aver interpretato “Lungo viaggio verso la notte”, nel difficile ruolo di una madre drogata, la Hepburn si fermò per stare accanto a Spencer Tracy, ormai gravemente malato. Il 1967 fu l’anno del ritorno sul set e il destino volle proprio accanto a Spencer Tracy, qui alla sua ultima grandissima prova prima di morire. “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer, una denuncia del razzismo, portò la Hepburn nuovamente all’Oscar. Il terzo Oscar arrivò in un momento di tristezza vista la morte di Tracy, ma ne “Il leone d’inverno”, del 1968 con Peter O’Toole, interpretò magistralmente il personaggio di Eleonora d’Aquitania. Dopo alcuni anni di silenzi, nel 1981 fu protagonista accanto ad un’altra star di prima grandezza, Henry Fonda, de “Sul lago dorato”.
L’appuntamento su Studio Universal è ogni lunedì di giugno alle 21:15