Ridi che ti passa – di Nike Daidone
Certo che nel periodo che stiamo vivendo c’è poco da ridere, anzi il malcontento, le difficoltà e lo scoraggiamento di tutto il paese, sembra abbia portato ad un aumento notevole del consumo di farmaci antidepressivi e ansiolitici, ed il vecchio detto “ridiamoci su” risulta certamente inadeguato, invece sembra proprio che il ridere sia una medicina per molti mali, anche in casi più gravi.
Da una ricerca condotta in California dalla Stanford University risulta che il ridere o più in generale il buon umore riesca ad attivare delle reti neurali del cervello che sono direttamente coinvolte nel benessere psicofisico. Gli studi compiuti dimostrano che ridere è un ottimo anti-stress, ma è anche una vera e propria ginnastica, dove la muscolatura, specie quella della zona toracica, si tende e si rilassa alternativamente, con un effetto immediato per la respirazione, che si fa più profonda, facilitando un’iperventilazione polmonare e quindi una migliore ossigenazione del sangue. Ne deriva che, migliorando l’ossigenazione del sangue, migliorano i livelli di colesterolo, aumenta la produzione di adrenalina e dopamina, ormoni che regolano la produzione di endorfine ed encefaline che agiscono come analgesici e tranquillanti ottima terapia per contrastare il dolore e lo stress, neutralizzando gli effetti dell’ansia.Inoltre questi potenti ormoni sono in grado di migliorare anche le risposte del sistema immunitario, attivando l’azione di cellule immunitarie, soprattutto quelle che combattono il cancro.
Altri benefici sono:
1) la stimolazione della produzione di serotonina;
2) la stimolazione della produzione di anticorpi;
3) l’aumento dell’irrorazione sanguigna dell’epidermide e dei muscoli facciali;
4) il miglioramento del tono muscolare addominale;
5) il miglioramento dell’autostima;
6) l’aumento delle “energie psichiche”;
7) lo sviluppo di una maggiore predisposizione ai rapporti sociali.
Un’altro studio condotto a Baltimora dall’Università del Maryland e presentato in occasione del convegno annuale dell’American College of Cardiology, ha comprovato che la risata è in grado di aumentare l’espansione del rivestimento interno dei vasi sanguigni, gli impulsi piacevoli che le risate producono arrivano alla corteccia cerebrale ed agiscono direttamente sull’endotelio favorendone la dilatazione e da lì sono inviati al sistema limbico e all’ippocampo che a loro volta risvegliano la produzione di endorfine, cioè i mediatori chimici responsabili dello stato di eccitamento. In questo modo si attua una prevenzione dell’aterosclerosi e si riducono i rischi di infarto e dell’ ictus. L’applicazione di questa terapia quindi è un’ottima prevenzione per le malattie cardiovascolari. Lo studio è stato comprovato sottoponendo venti volontari alla visione di un film comico e misurando con gli ultrasuoni il flusso di sangue nelle arterie di ognuno. Al termine del film tutti tranne uno hanno evidenziato un aumento del flusso sanguigno di circa il 22% e arterie rilassate fino a 45 minuti dopo la fine del film. Le modificazioni ed i benefici fisiologici apportati da una sana serie di risate sono paragonabili a quelle che si hanno come conseguenza di un’attività aerobica, tuttavia senza gli effetti “indesiderati” che tali attività spesso comportano come tensioni muscolari, indolenzimenti e dolori.
Un ulteriore studio condotto alla Indian State University conferma l’incremento dell’attività delle “cellule assassine” in seguito ai miglioramenti dell’umore in pazienti ammalati di cancro rilevando un aumento delle cellule T e delle natural killer (NK), importantissime per contrastare tale patologia così come le infezioni virali, proprio grazie al ricorso alla terapia del sorriso.
Certo che nella società contemporanea non si può dire che le risate abbondino, ma proprio per contrastare le conseguenze di una situazione critica e pesante, sforziamoci di ridere un po’ di più, si, anche sforzandoci, perché è stato constatato che anche il riso simulato spinge il corpo a reagire esattamente come se la risata fosse reale e, a seguito dell’effetto contagio, una volta messo in moto il meccanismo della risata, la risata stessa diventa reale. Sentirsi allegri quindi aiuta il nostro organismo ed il nostro entusiasmo, motore principale di tutte le nostre attività, e soprattutto ne gode chi ci sta vicino. C’è infine un ulteriore incitamento a far ridere da non sottovalutare, che può interessare soprattutto i signori uomini , perché da un recente sondaggio condotto su un campione di donne, emerge chiaramente che l’uomo ideale è quello “capace di far ridere”. Il 99% delle donne intervistate ha dichiarato di desiderare il “fascino interiore” e di preferire uscire con un uomo divertente piuttosto che con un uomo fisicamente perfetto.
Per concludere dunque, pur non avendo purtroppo molti spunti per ridere, ricordiamoci con maggiore consapevolezzadei tanti benefici che questa azione comporta a noi e a chi ci sta vicino, cerchiamo d’ora in poi di creare più spesso le condizioni per ridere con gusto e dato che per ora le risate ancora non sono state tassate….”non ci resta che ridere”!!
Nike Daidone