Unicost manda Csm in pressing su Cancellieri: sostenga i giudici
Dopo un lavorio “faticoso”, a detta del vicepresidente Michele Vietti, è stato approvato dal plenum del Csm, sia pure con alcune modifiche, il documento dei consiglieri di Unicost che chiede al ministro Cancellieri di manifestare “il proprio sostegno alla magistratura intera senza incertezza alcuna”. I voti favorevoli sono stati 19, 3 i contrari e 2 le astensioni. Tra i favorevoli anche il laico del Pdl Romano.
Il documento dei consiglieri di Unicost era stato presentato stamattina al plenum del Csm con la richiesta di procedere ad una discussione in via d’urgenza. Al ministro il gruppo chiede anche di affrontare “subito i temi reali e le difficoltà che affliggono il sistema giudiziario italiano”, e di avviare “al più presto” un dialogo con il Csm per “tracciare un’agenda di lavoro sulle priorità essenziali”.
Cosa è mancato a Sarteano
“Ci ha colpito altresì – scrivono ancora i togati di Unicost – che, stando alle informazioni di stampa, anche nella recente full immersion, svolto dalla compagine governativa nell’ultimo week-end, alcuni ministri, tra cui quello della Giustizia, si siano astenuti dall’esposizione di una relazione sul tema e ciò proprio mentre, nelle stesse ore, si era assistito ad una ennesima puntata del ‘rituale’ conflitto tra giustizia e politica”.
Cosa non piace del Governo Letta
Dalla costituzione del nuovo governo, si legge ancora nel documento, “non abbiamo rilevato alcun accenno ai temi della giustizia che, del resto, erano rimasti marginali anche nel confronto preelettorale”.
Unicost chiedeva poi al vicepresidente del Csm, Michele Vietti, di concordare con il ministro Cancellieri un incontro, che dovrà avvenire con tutta l’assemblea di Palazzo dei Marescialli.
Gasparri: si sbagliano
“Con tutto il rispetto, vorremmo far notare ai consiglieri togati del Csm che si stanno sbagliando di grosso. E’ infatti all’interno della magistratura che si sta consumando il più grave conflitto tra politica e giustizia, come dimostrano le numerose prese di posizione di molti magistrati scesi in prima linea da candidati nei partiti di sinistra”, dice il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.
“Non risulta che siano state prese misure per impedire che a questa prassi sia posto un limite. I togati del Csm si rivolgono al ministro Cancellieri perché sostenga le
toghe. Anche noi ne chiediamo l’intervento, ma perché si ponga definitivamente fine al grande conflitto delle toghe politicizzate. Inutile riferirci alle requisitorie-comizio. Ma
potremmo citare ad esempio il caso di Ingroia che, dopo una sonora bocciatura alle urne, non si è arreso e ha addirittura fondato un partito”.