Papa Francescp ai sacerdoti: “San Paolo non aveva conto in banca”
“Pregate per i preti e i vescovi perché non cedano alla tentazione dei soldi e della vanità ma siano al servizio del popolo di Dio”. Questa l’esortazione di Papa Francesco, stamani, nella messa presieduta a Santa Marta.
L’omelia del Papa parte dal brano degli Atti degli Apostoli in cui Paolo esorta gli “anziani” della Chiesa di Efeso a vegliare su se stessi e su tutto il gregge, ad essere pastori attenti ai “lupi rapaci”.
E’ una delle “più belle pagine del Nuovo Testamento” – ha sottolineato il Papa a quanto riportato dalla ‘Radio vaticana’ – “piena di tenerezza, di amore pastorale” in cui emerge il “bel rapporto del vescovo col suo popolo”. I
vescovi e i preti – ha detto – sono al servizio degli altri, per custodire, edificare e difendere il popolo. E’ “un rapporto di protezione, di amore fra Dio e il pastore e il pastore e il popolo”. Ma “quando un prete, un vescovo va dietro ai soldi, il
popolo non lo ama e quello è un segno. Ma lui stesso finisce male”. San Paolo ricorda di aver lavorato con le sue mani, “non aveva un conto in banca, lavorava. E quando un vescovo, un prete va sulla strada della vanità, entra nello spirito del carrierismo
– e fa tanto male alla Chiesa – fa il ridicolo alla fine, si vanta, gli piace farsi vedere, tutto potente… E il popolo non ama quello!”. Pregate per noi – ripete il Papa – “perché siamo
poveri, perché siamo umili, miti, al servizio del popolo”.
La ricerca della verità
“Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici nei confronti della verità, della sua
esistenza”. Papa Francesco lo sottolinea durante l’udienza generale dal sagrato della basilica vaticana di San Pietro, richiamando i ripetuti appelli del suo predecessore Benedetto XVI contro il relativismo.
Jorge Mario Bergoglio mette in guardia dal rischio di pensare che “la verità venga data dal consenso o da quello che noi vogliamo. Sorge allora la domanda: esiste veramente la verità? Cos’è la verità? Possiamo conoscerla, possiamo trovarla?”.
Non si può essere superficiali nell’incontro con Gesù
Il Papa avverte “senza lo spirito di verità, che suscita il senso della fede, il cristiano è superficiale. La verità -spiega Francesco- non si afferra come una cosa ma si incontra: non è un possesso ma un incontro con una persona, con Gesù, che e’ la Parola
di verità”.
Cristiani part time
“Non si è cristiani a tempo, soltanto in alcuni momenti, circostanze e scelte. Non si può essere cristiani così. Si è cristiani in ogni momento, totalmente”, ha detto Papa Francesco nella catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro.
“La verità di Cristo, che lo Spirito Santo ci insegna e ci dona – ha aggiunto il Papa – interessa per sempre e totalmente la nostra vita quotidiana”