Per l’Imu l’ipotesi sospensione fino a settembre solo per prima casa
‘Mini rinvio’ a settembre, per ora sospensione ma quasi sicuramente solo sulla prima casa. E’ quanto riferiscono fonti ministeriali, senza entrare nel dettaglio del decreto che il governo sta preparando per oggi. La sospensione dell’Imu non riguarderebbe per il momento i capannoni industriali, anche se – sottolineano le stesse fonti – si tenterà fino all’ultimo di estendere la misura.
Nel decreto di oggi troverà spazio il rifinanziamento della Cig, soldi che arriveranno in parte dal fondo stanziato dal ministero del Lavoro per la formazione e in parte dalle somme utilizzare dai fondi residui della detassazione dei salari di produttività. L’idea è di arrivare alla somma di circa 1,5 miliardi, compresi 800 milioni del fondo stanziato dalla legge di stabilità.
All’ordine del giorno del Cdm convocato per le ore 18 di oggi, oltre all’eliminazione dello stipendio dei ministri parlamentari ci sarà anche la sospensione della rata dell’Imu di giugno e il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. E’ quanto riferiscono fonti di governo.
Le misure sul congelamento dell’Imu e sul rifinanziamento della Cig sono iscritte come “provvedimenti urgenti”. Dizione che in genere si usa per i decreti legge, anche se si potrebbe utilizzare lo strumento dell’emendamento al decreto sblocca debiti P.A..
“L’orientamento è di fare un decreto”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini spiega come il governo intende procedere sul rinvio dell’Imu e sul rifinanziamento della Cig in deroga.
Domani mattina, alle 8,30, a Palazzo Chigi il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il ministro Dario Franceschini incontreranno i capigruppo di maggioranza per discutere “in maniera collegiale” i prossimi provvedimenti economici del governo, dopo il cdm di oggi.
“Nel consiglio di ministri di oggi – spiega Franceschini annunciando la riunione di maggioranza di domani mattina – si fanno solo le cose urgenti, urgenti che non si possono spostare. Poi, nel rispetto dell’impegno del coinvolgimento massimo dei gruppi, domani faremo l’incontro tra governo e maggioranza per fare il punto sugli incontri in Europa del premier e sulle scadenze della prossima settimana sulla parte economica”.
“Nel Cdm odierno procederemo alla eliminazione dello stipendio dei ministri aggiuntivo rispetto all’indennità parlamentare. La somma ricavata andrà a tutela di chi perde il lavoro”. Così Enrico Letta, alla Assemblea di Rete Imprese Italia, sottolineando che per il governo ‘comincia un cammino che sarà difficilissimo e non sono qui a spargere ottimismo superficiale. Siamo tutti qui in servizio per il paese, noi e voi. La situazione è di grande difficoltà e ognuno deve fare la sua parte’.
Nell’annunciare che oggi si terrà il primo Consiglio dei ministri ‘operativo’, Letta ha spiegato che “il primo atto che il governo compirà non è un atto che riguarda gli altri, ma noi stessi perché i sacrifici” devono partire da chi ha compiti di governo”. “Come avevo annunciato – ha spiegato – il primo atto formale sarà l’eliminazione dello stipendio dei ministri aggiuntivo rispetto all’indennità parlamentare”. Un “gesto”, ha proseguito il premier, che “sarà usato a copertura degli strumenti a tutela di chi perde il lavoro” Questo perché, ha concluso, “deve essere chiaro il legame forte tra la riduzione dei costi della politica e l’aiuto a chi soffre”.