E’ un 18enne incensurato il killer del carabiniere di Maddaloni
E’ un diciottenne incensurato il probabile assassino dell’appuntato Tiziano Della Ratta, ucciso sabato pomeriggio nel corso di un tentativo di rapina nelle gioielleria Ogm di Maddaloni (Caserta). Angelo Covato, 18 anni e 8 mesi residente a Melito (periferia nord di Napoli), viene infatti ripreso dalle telecamere del negozio mentre punta la sua Beretta calibro 98 “S” contro Della Ratta e il collega Domenico Trombetta, rimasto ferito.
Un battesimo di fuoco per il giovane incensurato che scarica interamente il caricatore di 15 colpi prima di essere a sua volta ferito. Dopo i quattro arrestati tra sabato e domenica oggi sono stati catturati altri tre componenti della banda (si cerca un’ottava persona, gia’ individuata). Della Ratta muore all’istante con due proiettili nel petto. “Un eroe” lo ha definito oggi in un incontro in Procura a Santa Maria Capua Vetere il generale dei carabinieri Carmine Adinolfi che ricorda quando nel 2011 Della Ratta, che in quel momento era in servizio presso una stazione dell’Arma (San felice a Cancello), gli chiese di poter essere trasferito al reparto operativo perche’ voleva cimentarsi in indagini di polizia giudiziaria.
“Decidemmo di accontentarlo e fu trasferito al nucleo operativo della compagnia di Maddaloni”. Covato fa parte del gruppo di almeno otto rapinatori responsabile del colpo dell’eta’ media di 20 anni, due dei quali sconosciuti come lui alle forze dell’ordine, con un 40enne piu’ esperto e gravato da numerosi precedenti a fare da ‘chioccia’. Anche il 21enne Antonio Iazzetta, arrestato oggi ad Acerra e anch’egli incensurato, spara numerosi colpi nella gioielleria con la sua Beretta che poi verra’ ritrovata in un giardino pubblico di Maddaloni.
“Giovani senza precedenti ma pronti a tutto, anche a sparare, saltando le varie tappe della carriera criminale” commenta il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. Centinaia i carabinieri dei comandi di Napoli e Caserta impegnati nelle ricerche dei complici dei primi due banditi arrestati subito dopo il fatto (Vincenza Gaglione e lo stesso Covato); un lavoro di squadra che in meno di 48 ore ha permesso di arrestare sette componenti della banda. All’appello manca un soggetto ma le indagini, fanno capire gli inquirenti, potrebbero portare ad altri fermi.
Delle persone arrestate, la terza incensurata e’ il 20enne di Napoli Rosario Esposito Nuzzo, mentre hanno precedenti Vincenza Gaglione (30 anni del quartiere naoletano di Secondigliano), Giuseppe De Rosa (22enne di Sant’Antimo) e gli acerrani Paolo Brucci (26 anni) e Antonio Capone (39). La dinamica accertata dagli inquirenti e’ simile a quella gia’ osservata in numerosi colpi avvenuti di recente, con una donna, in questo caso la Gaglione, che entra per prima per non destare sospetti.
Con lei c’e’ Iazzetta, subito dopo e’ il turno di Covato; mentre i tre arraffano i gioielli, i carabinieri Tiziano Della Ratta e Domenico Trombetta sono nel retrobottega della gioielleria a vedere alcuni immagini dopo essere stati allertati dal titolare che, poche ore prima, aveva notato persone sospette aggirarsi intorno all’esercizio. I carabinieri capiscono quello che sta accadendo, intimano ai tre di gettare le armi e si scatena l’inferno. Dei tre solo Iazzetta riesce a fuggire a bordo di una ‘Punto’ nonostante l’arrivo di altre pattuglie dell’Arma, cosi’ come il resto della banda che staziona all’esterno a bordo di due vetture. Domani mattina verra’ eseguita l’autopsia sul corpo del carabiniere.