Lavoriamo fino al 10 luglio per pagare le tasse
Nel 2012 la data era stata fissata al 3 luglio, quest’anno gli italiani dovranno lavorare ancora di più, fino al 10 luglio, per finire di pagare tutte le tasse che gravano sulle loro spalle e cominciare a mettersi in tasa i proventi della loro attività. Questa l’indicazione che emerge dal calendario 2013 del giorno della ‘liberazione’ dalle tasse elaborato dalla Fondazione per le riforme europee e dall’Istituto economico Molinari in base a dati della Ernst&Young reso noto oggi.
Rispetto al 2012, l’Italia ha scalato un posto nella classifica dei Paesi dove bisogna lavorare più a lungo prima di finire di pagare tutte le tasse.
Nella graduatoria di quest’anno il nostro Paese è risultato in sesta posizione contro la settima dello scorso anno in seguito all’arretramento segnato dalla Svezia.
In cima alla classifica resta il Belgio, dove bisogna lavorare fino all’8 agosto prima di cominciare a guadagnare per sé, invece che per lo Stato. Al secondo posto si trova la Francia (26 luglio), seguita da Austria (23 luglio), Ungheria (16 luglio) e Germania (13 luglio).
L’Italia si trova invece al secondo posto tra i Paesi Ue per la tassazione implicita sul lavoro più elevata con il 42,3% dopo il Belgio al 42,8%, e prima dell’Austria al 40,8%. E’ quanto risulta dal rapporto sulla tassazione europea nella Ue pubblicato dalla commissione. Il tasso implicito dell’imposta sul lavoro è il rapporto fra imposizioni fiscali e i contributi sociali pagati sul reddito e i costo del lavoro. Il rapporto è sui dati 2011.