Intrusione nelle mail del M5S, Garante della Privacy: fatto gravissimo
“L’intrusione nella corrispondenza privata dei parlamentari M5S e la minaccia della pubblicazione del contenuto delle email costituiscono fatti gravissimi, suscettibili di essere valutati, oltre che dal punto di vista della violazione del Codice privacy, anche da quello penale”. Lo ha detto all’ANSA Antonello Soro, presidente Garante Privacy.
“Sicuramente – ha proseguito il Garante per la protezione dei dati personali, interpellato dall’ANSA – costituisce una lesione della privacy il comportamento degli hacker che avrebbero copiato i contenuti delle email, ma potrebbero verificarsi delle violazioni anche da parte dei mezzi di informazione che si prestassero a ripubblicare i contenuti eventualmente resi noti dagli stessi hacker”.
“Occorre infatti considerare – ha spiegato il presidente – che nelle e-mail è molto probabile vi siano anche informazioni legate unicamente alla vita privata dei parlamentari, magari sotto forma di fotografie e filmati. E il codice deontologico dei giornalisti in materia di privacy esclude che possano essere indiscriminatamente pubblicate notizie relative ad una persona per il solo fato che si tratti di un personaggio noto o che eserciti funzioni pubbliche, richiedendo invece il pieno rispetto della loro vita privata quando le notizie o i dati non hanno rilievo sul loro ruolo e sulla loro vita pubblica. Inoltre, considerata nel caso di specie la palese illiceità della raccolta, dovrebbe essere verificato se la pubblicazione da parte dei media anche di notizie relative alla attività politica e pubblica dei parlamentari coinvolti integri comunque una violazione”.
Per i casi più gravi di violazione, il Garante può anche disporre il blocco dei trattamenti o vietare la pubblicazione dei dati da parte degli organi di informazione, ma l’eventuale adozione di provvedimenti tanto penetranti potrà essere valutata solo in seguito: per ora il Garante ha solo cominciato a raccogliere preliminarmente informazioni sul caso ed ogni decisione potrà essere assunta solo quando si avrà un quadro più chiaro sulla base degli elementi acquisiti.
“Ci potrebbero essere delle novità”. Lo dice all’Adnkronos Antonio Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni del Dipartimento Pubblica Sicurezza, in merito all’inchiesto sull’hackeraggio alle mail denunciato da alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle. Sulle indagini la Polizia Postale mantiene un doveroso riserbo, ma gli accertamenti proseguono a ritmo intenso.