Governo Letta, al via le consultazioni
Enrico Letta ha avviato a Montecitorio il suo giro di consultazioni da presidente del Consiglio incaricato. La prima delegazione a essere ricevuta nella Sala del Cavaliere è quella di Sel, con i capigruppo al Senato, Loredana De Petris, e alla Camera, Gennaro Migliore. Alle 9,15 sarà la volta del gruppo Misto del Senato, alle 10 di quello alla Camera.
Questo il resto del calendario della giornata di consultazioni: ore 10 Misto Camera; 10.20 Fdi; 10,50 minoranze linguistiche; 11,15 Grandi autonomie e liberta’; 11,45 Scelta Civica; 13 Lega. Si riprende alle 16 con il Pdl; alle 17 il Pd; alle 18 M5S.
Lasciando ieri sera Montecitorio, Letta precisa che occorre fare presto senza dimenticare “i temi del programma di cui parlerò con le forze politiche e dell’equilibrio su cui costruire la squadra”. Per lui, quello da varare resta “un governo di servizio al Paese” come già detto subito dopo aver incontrato Giorgio Napolitano.
Letta potrebbe sciogliere la riserva sabato, quando dovrebbe salire al Colle per incontrare il Presidente della Repubblica con la lista dei ministri. Il dibattito alle Camere sulla fiducia potrebbe iniziare perciò lunedì, dopo il giuramento dei ministri.
Anche se Napolitano ha tenuto a precisare ieri che il tentativo messo in campo “non ha alternative”, la strada che porta alla formazione dell’esecutivo appare in salita.
Il Pdl chiede un governo di forte caratura politica che sia composto da propri esponenti politici di primo piano. Il centrodestra chiede inoltre un programma che inglobi la restituzione e l’abolizione dell’Imu oltre alla riforma della giustizia. Letta, che ha ascoltato per telefono l’opinione di Silvio Berlusconi dagli Stati Uniti non intende formare un esecutivo con oltre 18 ministri.
Il Pd vorrebbe invece non schierare nel governo esponenti di punta preferendo la soluzione di ministri da scegliere tra i 10 saggi nominati dal Capo dello Stato lo scorso 30 marzo per elaborare appunti programmatici sui temi economici e delle riforme istituzionali.
Intanto il presidente incaricato ha avuto un colloquio telefonico con Matteo Renzi che gli ha confermato l’impegno a non creare difficoltà al tentativo in corso e di voler attendere lealmente il congresso straordinario del Pd che si terrà entro l’estate.
“Il governo non nascerà a ogni costo”, ha detto ieri Letta che proverà in tutti i modi a smussare i contrasti tra Pd e Pdl per cercare di dare il via libera alla formazione del governo.