Renzi: Berlusconi non ha voluto che io cambiassi l’Italia
”Non sono interessato a cambiare il Pd, mi interessa cambiare l’Italia”, perche’ ”se l’Italia fa l’Italia, stiamo meglio tutti compresa l’Europa”. Cosi’ Matteo Renzi in un’intervista pubblicata oggi dalla Stampa e in uscita in contemporanea su cinque quotidiani esteri: El Pais, The Guardian, Le Monde, Suddeutsche Zeitung e Gazeta Wyborcza.
”Mi sembra scontato che si vada verso un periodo di sei mesi, un anno, due anni di un governo di ‘grosse koalition’ – spiega il sindaco di Firenze. – Tra un anno o due ci saranno le nuove elezioni” e lui non ha fretta. Sulla partita del Quirinale, ammette, ”e’ mancata la leadership da parte del mio partito”. ”Io vorrei solo due partiti in Italia, come dappertutto”, sarebbe ”l’ideale”, aggiunge, ”il problema e’ che c’e’ una legge elettorale con la quale alla fine non sai chi ha vinto”.
”In Italia – prosegue Renzi – l’unico sistema elettorale che funziona e’ quello dei sindaci”, ”serve il sindaco d’Italia. Se questo porta al presidenzialismo o al semipresidenzialismo, va bene”. ”Voglio far parte di una generazione che non ha l’obiettivo di mandare Berlusconi in galera, ma di mandarlo in pensione”, mentre Grillo si disinnesca con le azioni concrete, come ”abolire il finanziamento pubblico ai partiti e le province, semplificare Camera e Senato, diminuire il numero dei parlamentari”.
In un colloquio col Corriere della Sera, Matteo Renzi parla della corsa per Palazzo Chigi che, precisa, non lo riguarda e non per un ”veto” di Bersani o Napolitano, ma al piu’ di Berlusconi. Il Cavaliere, spiega, ha avuto ”paura di andare a votare subito. Ma io non ho fretta. Magari si vota tra sei mesi. Magari il governo decolla e va avanti due anni, anche tre. Posso aspettare. Il vero dato della giornata per me e’ un altro”, ”per la prima volta gran parte del Pd si e’ ricompattato sul mio nome. Non era mai successo”