Papa Francesco: “Lo Ior necessario fino a un certo punto”
“Quando la Chiesa vuol vantarsi della sua quantita’ e fa delle organizzazioni, e fa uffici e diventa un po’ burocratica, la Chiesa perde la sua principale sostanza e corre il pericolo di trasformarsi in una ong. E la Chiesa non e’ una ong. E’ una storia d’amore … Ma ci sono quelli dello Ior … scusatemi, eh! .. tutto e’ necessario, gli uffici sono necessari … eh, va be’! Ma sono necessari fino ad un certo punto: come aiuto a questa storia d’amore. Ma quando l’organizzazione prende il primo posto, l’amore viene giu’ e la Chiesa, poveretta, diventa una ong. E questa non e’ la strada”. E’ quanto ha detto il Papa durante la Messa presieduta stamattina nella Cappellina della Casa Santa Marta. Alla Messa hanno partecipato alcuni dipendenti dello Ior.
La Messa e’ stata concelebrata dal cardinale Javier Lozano Barraga’n, presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Le letture del giorno, sottolinea il sito della Radio Vaticana, raccontano le vicende della prima comunita’ cristiana che cresce e moltiplica i suoi discepoli.
Una cosa buona – osserva il Papa – ma che puo’ spingere a fare “patti” per avere ancora “piu’ soci in questa impresa”. “Invece, la strada che Gesu’ ha voluto per la sua Chiesa e’ un’altra: la strada delle difficolta’, la strada della Croce, la strada delle persecuzioni … E questo ci fa pensare: ma cosa e’ questa Chiesa? Questa nostra Chiesa, perche’ sembra che non sia un’impresa umana”.
La Chiesa – sottolinea – e’ “un’altra cosa”: non sono i discepoli a fare la Chiesa, loro sono degli inviati, inviati da Gesu’. E Cristo e’ inviato dal Padre: “e allora, si vede che la Chiesa incomincia la’, nel cuore del Padre, che ha avuto questa idea … Non so se ha avuto un’idea, il Padre: il Padre ha avuto amore. E ha incominciato questa storia di amore, questa storia di amore tanto lunga nei tempi e che ancora non e’ finita”.
“Noi, donne e uomini di Chiesa, siamo in mezzo ad una storia d’amore: ognuno di noi -ha aggiunto il Pontefice- e’ un anello in questa catena d’amore. E se non capiamo questo, non capiamo nulla di cosa sia la Chiesa”. La Chiesa” non cresce con la forza umana; poi, alcuni cristiani hanno sbagliato per ragioni storiche, hanno sbagliato la strada, hanno fatto eserciti, hanno fatto guerre di religione: quella e’ un’altra storia, che non e’ questa storia d’amore.
Anche noi impariamo con i nostri sbagli come va la storia d’amore. Ma come cresce? Ma Gesu’ l’ha detto semplicemente: come il seme della senape, cresce come il lievito nella farina, senza rumore”. La Chiesa – ricorda il Papa – cresce “dal basso, lentamente”. Un capo di Stato ha chiesto quanto sia grande l’esercito del Papa. La Chiesa – ha proseguito – non cresce “con i militari”, ma con la forza dello Spirito Santo.
Perche’ la Chiesa – ha ripetuto – non e’ un’organizzazione: “No: e’ Madre. E’ Madre. Qui ci sono tante mamme, in questa Messa. Che sentite voi, se qualcuno dice: ‘Ma … lei e’ un’organizzatrice della sua casa’? ‘No: io sono la mamma!’. E la Chiesa e’ Madre. E noi siamo in mezzo ad una storia d’amore che va avanti con la forza dello Spirito Santo e noi, tutti insieme, siamo una famiglia nella Chiesa che e’ la nostra Madre”.