Hospice Cardarelli, sequestrati 2 milioni a un dirigente e al direttore dei lavori
I carabinieri del NAS, su disposizione della Corte dei Conti, hanno sottoposto a sequestro conservativo oltre due milioni di euro in favore della Regione Campania su alcuni conti correnti intestati al responsabile e al direttore dei lavori per la realizzazione di padiglione per malati terminali nell’ospedale Cardarelli di Napoli, opera mai consegnata
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Il famoso hospice dell’ospedale Cardarelli di Napoli non c’è e probabilmente, alla fine, non si farà. Ma nel frattempo i carabinieri del Nas, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Corte dei Conti-sezione giurisdizionale della Campania, hanno disposto il sequestro di oltre due milioni di euro a favore della Regione Campania. Le “gravi
irregolarità” presso l’azienda ospedaliera hanno riguardato la struttura destinata a ospitare malati in fase terminale da sottoporre a cure palliative”.
Gli accertamenti dei militari del Nucleo di Tutela per la salute dell’Arma hanno consentito di appurare che per la costruzione della struttura, con capacità ricettiva di 9 posti letto – nel biennio 2000/2002 – il ministero della Salute aveva destinato finanziamenti per circa 3.3 milioni di euro. In realtà – spiega una nota – i lavori si sono interrotti nel 2007, dopo l’investimento di una parte rilevante della cifra e senza aver terminato la costruzione dell’immobile.
Nel giugno 2012, i carabinieri del Nas partenopeo, sequestrarono il padiglione perché privo di concessione edilizia e individuarono una serie di errori tecnici di progettazione che avrebbero impedito l’utilizzo dell’opera commissionata.
Sulla base dei risultati delle indagini, la Corte dei Conti ha disposto il sequestro conservativo – a favore della Regione Campania – di oltre due milioni di euro, depositati su conti correnti del responsabile unico del procedimento per la realizzazione della struttura e del direttore dei lavori, responsabili del danno erariale causato dall’indebito impiego dei finanziamenti.