La Maratona di Londra nel ricordo di Boston
Londra, 21-04-2013
L’etiope Tsegaye Kebede ha vinto la Maratona di Londra per la seconda volta in carriera. L’atleta africano si è imposto con il tempo di 2h06’03” davanti al kenyano Emmanuel Mutai e all’altro etiope Ayele Abshero.
Nella gara femminile successo della kenyana Priscah Jeptoo con il tempo di 2h20’15”, davanti alla connazionale Edna Kiplagat e Yikiko Akaby.
La gara è stata preceduta da 30 secondi di silenzio in memoria delle vittime alla Maratona di Boston
A sei giorni dagli attentati alla corsa di Boston, ha preso al via tra imponenti misure di sicurezza la 33ma edizione della maratona di Londra. Prima della partenza sono stati osservati 30 secondi di silenzio in ricordo dei tre morti nell’attacco terroristico di lunedi’.
“Correre la maratona e’ uno sport globale”, hanno ricordato gli altoparlanti prima del fischio per il silenzio, “unisce corridori e sostenitori in ogni continente in cerca di una comune sfida e in uno spirito di amicizia e solidarieta’. Questa settimana la famiglia mondiale della maratona e’ stata sconvolta e rattristata dai fatti di Boston. Uniamoci nel ricordo di amici e colleghi per cui un giorno di festa si e’ trasformato in un giorno di tristezza”.
Dopo Boston, le misure di sicurezza per l’evento di Londra sono state rafforzate, anche se non e’ stato innalzato “il livello di minaccia”. Scotland Yard ha riferito che il dispiegamento di poliziotti e’ aumentato del 40% rispetto all’anno scorso, ma senza fornire cifre precise.
Scotland Yard è intanto in contatto con Fbi e polizia di Londra, mentre non ci sono elementi che facciano temere collegamenti con gli attentati di Boston, ha spiegato Pendry, si legge sull’Observer. Alla maratona londinese partecipano 37mila persone.
Harry: dopo Boston mai pensato di non venire
“Non è stata mai un’opzione per me non esserci, nessun programma è stato modificato ed è stata un’ottima corsa”, lo ha detto il principe Harry che oggi ha premiato i vincitori alla maratona di Londra. “E’ stato encomiabile il modo in cui Boston ha gestito la situazione – ha detto ancora Harry – e credo che la reazione qui sia stata tipicamente britannica. Gente mi dice che non si vedeva una folla simile da anni”.