Penalisti: introdurre il reato di tortura è una priorità
Introdurre nell’ordinamento italiano il reato di tortura deve essere una priorità. A ribadirlo sono gli avvocati penalisti: “i numerosi gravi episodi di abusi e violenze da parte delle forze dell’ordine che, da Bolzaneto ai casi Aldrovandi, Cucchi e Uva, hanno scritto pagine tra le più nere delle cronaca recente, confermano la necessità di introdurre il reato di tortura nel nostro codice penale”, ha dichiarato il presidente dell’Unione delle camere penali italiane Valerio Spigarelli a margine dell’incontro organizzato oggi alla Camera dall’associazione
A Buon Diritto, al quale hanno preso parte, tra gli altri, Patrizia Moretti, Ilaria Cucchi e Lucia Uva.
“Ecco perché – ha detto Spigarelli – colmare questo vulnus, che peraltro vede l’Italia inadempiente rispetto ai trattati internazionali, dovrà rappresentare una priorità per il parlamento non appena superata l’attuale fase di stallo”.
Le Camere penali, ha ricordato il leader dell’Ucpi, sono attualmente impegnate, insieme a numerose altre organizzazioni, nella raccolta firme sui tre disegni di legge di iniziativa popolare che, oltre all’introduzione del reato di tortura, prevedono la modifica della normativa sulle droghe e il “ripristino della legalita’” nelle carceri.