Bersani propone Prodi, via libera unanime del Pd. Pdl: e’ rottura
E’ stato unanime, per alzata di mano, il via libera dell’assemblea dei grandi elettori del Pd alla candidatura di Romano Prodi a nuovo presidente della Repubblica.
L’ex premier sarà candidato oggi pomeriggio nella quarta votazione. Stamane, nell’ultima votazione in cui è richiesto il quorum della maggioranza dei due terzi, il Pd voterà ancora scheda bianca.
“Prodi qualifica la nostra coalizione e parla al nostro paese”
Lo ha detto Pier Luigi Bersani, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti,
proponendo la candidatura di Prodi per il Quirinale.
Damiano: “Un nome per il bene del Paese”
“C’è stata una convergenza unanime su Prodi, un nome che ricompatta il partito – dice Cesare Damiano ai microfoni di Rainews24 – Su Marini non c’era avversione per la persona ma per il timore che ad quella proposta potesse derivarne un’ipotesi di governo definita. Noi siamo contrari al governissimo”.
Bindi: un nome ‘papabile’ anche per i 5 Stelle
“Ci auguriamo che questa unanimità si trasferisca nele urne alla 4a votazione e che raccolga i voti anche del centrosnistra che si è diviso nelle precedenti votazioni. Non solo, riteniamo che il nome di Prodi possa dire qualcosa anche al Movimento 5 Stelle, che lo aveva incluso nelle quirinarie. Prodi è il mio candidato da sempre, spero ce la faccia già stasera. Certo, in questi giorni siamo stati incomprensibili per molti, dovrà esserci una riflessione profonda”
Gasparri: “Quella di Prodi è una scelta che divide. Il contrario di quello che serve all’Italia” dichiara il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, del Pdl. “Il Pd prima ha realizzato con noi una intesa su Marini che non ha potuto o voluto onorare. E’ evidente che la scelta su Prodi è di rottura” dice Fabrizio Cicchitto. “Ne abbiamo viste di tutte, vedremo anche questa. Il Pd in 24 ore ha fatto tutto e il contrario di tutto. Ha l’elettrocardiogramma impazzito” spiega Gaetano Quagliariello.