Thatcher, addio da regina alla Lady di ferro
“Naturalmente la gente ha il diritto di non essere d’accordo, ma per la morte di una donna di 87 anni, la prima donna primo ministro, che è rimasta in carica per il periodo più lungo in 150 anni, credo che sia appropriato mostrare rispetto”. Lo ha detto il premier britannico David Cameron poco prima dell’inizio dei funerali solenni di Margaret Thatcher, questa mattina, a Londra. Si tratta di un “tributo adeguato – ha detto Cameron – credo che gli altri Paesi nel mondo avrebbero visto come un errore non segnare questo evento nella maniera giusta”.
“In un certo senso ormai siamo tutti thatcheriani”
Nell’intervista alla Bbc il premier Tory ha sottolineato: “Alcuni dei grandi temi del suo
periodo adesso sono ampiamente accettati da tutti”.
Omaggio reale
Ad attendere il feretro a metà mattinata nella cattedrale di St. Paul la regina Elisabetta con il consorte principe Filippo; il primo ministro David Cameron con tutti i membri del governo; gli ex premier, compresi i laburisti Tony Blair e Gordon Brown; il sindaco di Londra, il conservatore Boris Johnson; e il leader del partito laburista in carica Ed Miliband. Ha invece declinato l’invito Neil Kinnock, leader labour all’opposizione negli anni di governo Thatcher.
Il paté fa ingrassare
Il vescovo anglicano di Londra, Richard Chartres, ha ricordato nel suo intervento durante la cerimonia funebre nella cattedrale di St Paul’s la figura di Margaret Thatcher. L’ex primo ministro, ha detto Chartres, era una “figura mitologica” con la quale la sua famiglia doveva confrontarsi ogni giorno. Il vescovo ha anche suscitato il sorriso dei presenti ricordando un aneddoto del passato, quando nel corso di un’importante cerimonia pubblica l’ex primo ministro si rivolse a lui mettendolo in
guardia, “vescovo, lasci stare il paté d’oca, ingrassa molto”.
Non è un dibattito politico
Sulle polemiche politiche, il vescovo è stato chiaro: “c’è un posto legittimo per il dibattito politico sulla sua eredità, il Parlamento lo ha ospitato la scorsa settimana. Ma questo non è il momento e non è il luogo adatto. Secondo la richiesta di Margaret Thatcher, questa è una cerimonia funebre e non un ricordo della sua persona. Quindi questo non è il luogo per i giudizi politici, ma per la compassione umana e per la riconciliazione, per la verità oltre il dibattito politico”.
Monti a Londra
Diversi i capi di stato e di governo stranieri: per l’Italia il presidente del Consiglio Mario Monti. Anche il capo del governo polacco Donald Tusk, il canadese Stephen Harper e il premier israeliano Benyamin Netanyahu. La Francia è rappresentata invece dalla presidente della commissione
Esteri dell’Assemblea, Elisabeth Guigou. L’Olanda dall’ex premier Ruud Lubbers, Svezia, Norvegia e Danimarca dai loro ambasciatori e la Finlandia dal ministro degli affari europei.
Per l’Ue, il presidente della Commissione, Jose’ Manuel Barroso.
Kirchner a Buenos Aires
Esclusa dalla lista degli invitati, per espressa richiesta dei figli della Thatcher, la ‘presidenta’ argentina Cristina Kirchner, per via della rivalita’ ancora molto forte dei due paesi sulle Falkland. Mentre Downing Street ha fatto sapere che l’ambasciatore di Buenos Aires a Londra, Alicia Castro, ha
respinto l’invito. Tra i grandi assenti Mikhail Gorbaciov, ex presidente sovietico, per problemi di salute. Cosi’ come Nancy Reagan e George Bush Senior. Non c’è nemmeno George W., come nessuno
dei presidenti americani, tutti invitati, compreso Barack Obama (alle prese con l’attentato di Boston). Assente pure Hillary Clinton. La delegazione americana è guidata da dagli ex segretari di Stato George Shultz e James Baker, e dagli Usa è arrivato anche un altro ex segretario di Stato celebre, Henry
Kissinger, nonnché l’ex vicepresidente Dick Cheney.