Napolitano a Obama: Italia impegnata contro il terrorismo
“Mentre si avvicina nei prossimi giorni la scadenza del mio mandato, sono fiducioso che l’Italia manterra’ il proprio coerente impegno nella lotta contro il terrorismo e per assicurare la pace, la stabilita’ e la sicurezza”. E’ uno dei passaggi della lettera che Giorgio Napolitano ha inviato a Barack Obama dopo l’attentato di Boston. “In questo giorno di lutto, caro Presidente, desidero rinnovarle l’assicurazione – conclude il Capo dell Stato – della solida amicizia italiana verso il popolo americano, e a lei personalmente i miei sentimenti di amicizia e di stima”.
“Per l’Italia, che vive una complessa transizione istituzionale, l’attacco terroristico di ieri e’ un potente monito sulle incertezze e le insicurezze di un mondo complesso e interdipendente”. E’ uno dei passaggi della lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama. “Nessun Paese puo’ isolarsi e l’Italia e’ parte di uno stesso quadro europeo, atlantico e internazionale”, rileva Napolitano. “Siamo quindi chiamati a rispondere in modo coerente alle diverse istanze e sfide del mondo esterno se vogliamo assicurare il benessere del nostro popolo”, aggiunge.
‘Nei dodici anni trascorsi dall’11 settembre 2001 l’Italia e l’Europa si sono schierate con l’America nella lotta al terrorismo, come minaccia comune, spesso invisibile, che si è presentata sotto diversi aspetti, dall’interno dei nostri Paesi così come dall’esterno. Abbiamo intensificato la nostra cooperazione di intelligence e di sicurezza”. Lo scrive il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano in un messaggio di cordoglio a Barack Obama per l’attentato di ieri di Boston. Nel messaggio il capo dello Stato sottolinea come ”l’Alleanza Atlantica e l’Unione Europea” abbiano ”hanno reagito alla minaccia, mentre le nostre Forze Armate hanno operato e operano insieme in Afghanistan, in Nord Africa, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Manterremo questo impegno – sottolinea – perché non possiamo abbassare la guardia nell’azione volta ad assicurare la pace e la sicurezza per la comunità internazionale, come previsto dalla Carta delle Nazioni Unite, nonché la sicurezza per i nostri cittadini”.