Corte Ue respinge ricorso Italia-Spagna su brevetto unico
”La Corte respinge i ricorsi della Spagna e dell’Italia contro la decisione del Consiglio che autorizza la cooperazione rafforzata nel settore del brevetto unitario”: lo afferma la Corte di Giustizia europea. ”Alla luce dell’impossibilita’ per gli Stati membri di pervenire a un regime comune per l’insieme dell’Unione entro un termine ragionevole, la decisione impugnata contribuisce al processo di integrazione europea”, scrive la Corte, secondo cui ”le cooperazioni rafforzate sono intese a promuovere la realizzazione degli obiettivi dell’Unione, a proteggere i suoi interessi e a rafforzare il suo processo di integrazione”.
Ed e’ ”infondata l’argomentazione di Spagna e Italia secondo cui la tutela conferita da tale brevetto unitario non apporterebbe benefici in termini di uniformita’, e dunque di integrazione”.
Inoltre, ”non arreca pregiudizio al mercato interno ne’ alla coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione” come affermano i due ricorrenti. Italia e Spagna si sono chiamati fuori dall’accordo faticosamente raggiunto (e’ dagli anni ’60 che se ne parla) sul brevetto europeo, in quanto contrari al regime linguistico scelto basato su inglese, francese e tedesco, ritenuto discriminatorio. E hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia Ue contro la cooperazione rafforzata avviata da 25 paesi.
Il nuovo sistema prevede che la domanda di registrazione di un brevetto (valida in 25 paesi) possa essere presentata in una qualunque delle lingue Ue (italiano incluso) piu’ una traduzione in inglese, francese o tedesco, che sara’ quella che avra’ valore legale. Le spese della traduzione verranno rimborsate, mentre i brevetti saranno accessibili in tutte le lingue Ue grazie a un sistema di traduzioni automatiche. Il sistema, secondo la Ue, permette di tagliare i costi da 36mila euro a 4.700. Ma le aziende italiane e spagnole non avranno questi benefici, perche’ dovranno pagare le tasse di convalida e mantenimento all’Ufficio di Monaco per il brevetto unitario ma anche all’Ufficio dei brevetti italiano e spagnolo.