Milan-Napoli 1-1. Azzurri sempre più saldamente al secondo posto
Pandev risponde a Flamini e il Napoli riesce a mantenere 4 punti di vantaggio sul Milan, avvicinandosi sensibilmente all’obiettivo secondo posto. I rossoneri mancano quindi l’avvicinamento e a loro volta si vedono rosicchiare altri due punti dalla Fiorentina: pareggio giusto a San Siro, al termine di una partita molto bella nel primo tempo, con i gol realizzati tra il 30′ e il 33′, parecchio nervosa nella ripresa, con il Milan che ha chiuso in 10 (espulso Flamini) e ben 7 ammoniti.
Robinho e non El Shaarawy, acciaccato, nel tridente con Pazzini (squalificato Balotelli) e Boateng: questa la scelta di Allegri che preferisce Constant a De Sciglio. Il Milan parte meglio e serve subito un grande intervento di De Sanctis sul tiro di Boateng deviato da Cannavaro; ancora il ghanese, che lascera’ il campo al 36′ per infortunio, prova il tiro al volo su imbeccata di Constant, senza esito. Il Napoli non sta a guardare: Mazzarri reclama un rigore per un mani di Flamini (19′) su cross di Hamsik che per l’arbitro Rocchi e’ involontario.
Forti dubbi. Al 26′ il Milan passa: azione confusa, la palla arriva a Flamini che col sinistro, dal limite, fredda De Sanctis trovando il secondo gol consecutivo. Immediata la reazione ospite: da Zuniga ad Hamsik, di prima per Pandev che, tutto solo nel cuore dell’area rossonera, batte Abbiati per l’1-1. Il Milan subisce il colpo, nel finale di tempo il Napoli cresce e sfiora con Cavani (gran pallonetto) il sorpasso: decisivo Abbiati. Ritmi piu’ lenti nella ripresa: meno spettacolo, portieri pressoche’ inoperosi.
Abbiati salva in un paio di uscite, Mazzarri cambia con Armero e Insigne per Pandev e Hamsik, ma e’ al 27′ che cambia il match visto che Flamini entra a piedi uniti su Zuniga e si merita il rosso diretto. Spazio ad El Shaarawy, il Napoli tenta di vincere la partita ma Cavani spreca una buona opportunita’ (33′) e Mazzarri butta nella mischia anche Calaio’. Finale nervoso, Abbiati e’ bravo su Armero, poi Calaio’ non trova il colpo di testa decisivo. Finisce 1-1, giusto cosi’.