Suolo ‘fragile’ in 8 comuni su 10
”Il dissesto idrogeologico in Italia interessa l’82% dei comuni. Sono 6 milioni le persone che vivono in zone ad alto rischio idrogeologico e 22 milioni quelle che stanno in aree a rischio medio”. Questo quanto emerge dal rapporto dell’Anbi (Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari) per un ‘Piano’ anti-dissesto.
Secondo il dossier sono 1.260.000 gli edifici a rischio frane ed alluvioni; tra questi ci sono oltre 6.000 scuole e 531 ospedali. Si fanno anche i conti dei danni: in base una ricerca del Cnr tra il 1950 e il 2012 ci sono state oltre 1.000 frane e 672 inondazioni, con più di 9.000 vittime e oltre 700.000 sfollati. Mentre alcuni dati dell’Ance – spiega lo studio dell’Anbi – affermano che tra il 1944 e il 2011 il danno economico prodotto in Italia dalle calamità naturali ”supera 240 miliardi di euro, in media 3,5 miliardi all’anno; e le calamita’ idrogeologiche hanno contribuito per il 25% dei danni”.
Per il presidente dell’Anbi, Massimo Gargano, serve diffondere ”la cultura di Protezione civile, che è la più trasparente, efficace ed economica”. La nuova proposta di Gargano per un ”Piano di riduzione del rischio idrogeologico” prevede ”3.400 interventi immediatamente canteriabili per un importo complessivo di 7,4 miliardi”. Infine Gargano rivolge un invito ”a comuni, regioni e associazioni per un’alleanza” che formuli richieste ”al prossimo governo”.