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Papa Francesco: l’incoerenza dei fedeli e dei Pastori mina la credibilità della Chiesa

IMG_5594L’invito del Papa argentino è a “spogliarci dei tanti idoli piccoli o grandi che abbiamo e nei quali ci rifugiamo, nei quali cerchiamo e molte volte riponiamo la nostra sicurezza”.

“L’incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa”. Lo ha detto il Papa celebrando la messa a San Paolo fuori le mura.

“Ma in varie parti del mondo – ha detto – c’è anche chi soffre, come Pietro e gli Apostoli, a causa del Vangelo; c’è chi dona la sua vita per rimanere fedele a Cristo con una testimonianza segnata dal prezzo del sangue. Ricordiamolo bene tutti: non si puo’ annunciare il Vangelo di Gesu’ senza la testimonianza concreta della vita. Chi ci ascolta e ci vede deve poter leggere nelle nostre azioni ciò che ascolta dalla nostra bocca e rendere gloria a Dio!”.

L’invito del Papa argentino è  a “spogliarci dei tanti idoli piccoli o grandi che abbiamo e nei quali ci rifugiamo, nei quali cerchiamo e molte volte riponiamo la nostra sicurezza”.

“Sono idoli – ha spiegato Francesco – che spesso teniamo ben nascosti”. “Possono essere – ha elencato – l’ambizione, il carrierismo, il gusto del successo, il mettere al centro se stessi, la tendenza a prevalere sugli altri, la pretesa di essere gli unici padroni della nostra vita, qualche peccato a cui siamo legati, e molti altri”.

“Questa sera – ha confidato Francesco agli ecclesiastici e ai fedeli presenti nella Basilica di San Paolo – vorrei che una domanda risuonasse nel cuore di ciascuno di noi e che vi rispondessimo con sincerità: ho pensato io a quale idolo nascosto ho nella mia vita, che mi impedisce di adorare il Signore?”. “Adorare – ha ricordato – spogliarci dei nostri idoli anche quelli piu’ nascosti, e scegliere il Signore come centro, come via maestra della nostra vita”.

“Cari fratelli e sorelle, il Signore – ha concluso – ci chiama ogni giorno a seguirlo con coraggio e fedelta’; ci ha fatto il grande dono di sceglierci come suoi discepoli; ci invia ad annunciarlo con gioia come il Risorto, ma ci chiede di farlo con la parola e con la testimonianza della nostra vita, nella quotidianita’. Il Signore è l’unico, l’unico Dio della nostra vita e ci invita a spogliarci dei tanti idoli piccoli o grandi che abbiamo, e ad adorare Lui solo”.

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