Ingroia trasferito alla procura di Aosta pensa al ricorso
L’ex pm di Palermo Antonio Ingroia e’ stato trasferito alla procura di Aosta come sostituto. Lo ha deciso il plenum del Csm con 19 voti a favore e 7 astenuti. Si e’ quindi preferito derogare alla circolare del Csm che stabilisce che chi si candida non puo’ tornare a fare il pm che non alla legge sul sovrannumero, visto che al tribunale di Aosta Ingroia sarebbe in sovrannumero, mentre in Procura c’e’ un posto.
Ingroia ha detto che la decisione non valorizza la sua professionalità. ”Era una decisione che era nell’aria, ho poco da aggiungere. Ritengo pero’ che questo non sia il modo migliore per valorizzare la mia professionalita’, acquisita in 25 anni di magistratura”. ”Prendo atto della pronuncia del Csm -aggiunge- e valutero’ nei prossimi giorni cosa fare, in attesa che mi venga formalmente notificata”. ”Avevo avanzato la proposta di lavorare alla procura antimafia -ricorda Ingroia- o per l’incarico in Sicilia che voleva affidarmi il presidente Crocetta, ma il Csm e’ evidentemente restio alla possibilita’ che io metta a frutto la mia esperienza antimafia”.
Dimissioni imminenti? Direi di no. Magari qualcuno lo vorrebbe”.L’ex pm di Palermo esclude per ora di lasciare la toga. Prima di prendere qualsiasi decisione, compreso un ricorso al Tar, ”perche’ non si esclude mai nulla – dice – attendo la notifica del provvedimento del Csm”.
Ingroia ha inviato un fax al Consiglio superiore della magistratura nel quale “chiede di essere sentito per quel che riguarda la destinazione del suo ricollocamento”. A riferirlo al plenum, prima del voto che ha deciso del suo trasferimento alla procura di Aosta, è il consigliere Roberto Rossi, presidente della Terza commissione. “Da un punto di vista formale – ha però spiegato lo stesso Rossi – non si può richiedere un ritorno in commissione della delibera né è prevista l’ipotesi di audizione in plenum”. Nessuno dei consiglieri ha chiesto un ritorno in commissione, quindi, senza nessuna votazione, la richiesta è stata considerata inattuabile.
Aosta e’ l’unica circoscrizione in cui Ingroia – che ha preso parte alle elezioni di febbraio con Rivoluzione civile – non si sia candidato e quindi l’unica in cui potrebbe riprendere la sua attivita’ di magistrato. La terza commissione del Csm, che nei giorni scorsi aveva esaminato il caso, aveva proposto il trasferimento al tribunale di Aosta, ma Magistratura Indipendente ha avanzato la proposta di uno spostamento alla procura. Per trovare una soluzione unitaria il plenum del Csm, che gia’ si era riunito ieri pomeriggio, ha rinviato a oggi la decisione.
Antonio Ingroia non potrà fare richiesta di trasferimento, aspettativa o collocamento fuori ruolo per i prossimi tre anni. Preclusa, a questo punto, per il leader di Rivoluzione civile, anche la possibilità di rivestire il ruolo di presidente di Riscossione Sicilia Spa, che gli era stato offerto dal governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Contro questa ipotesi, in ogni caso, si era espressa ieri la terza di commissione di palazzo dei Marescialli che aveva respinto la richiesta di autorizzazione “non sussistendo, nel caso di specie, l’interesse dell’amministrazione della giustizia”. L’unica possibilità che rimane all’ex procuratore di Palermo è, a questo punto, quella di fare ricorso al Tar. Ingroia può impugnare di fronte alla giustizia amministrativa, infatti, sia la decisione di collocamento ad Aosta, sia la bocciatura della richiesta di aspettativa e ricollocamento fuori ruolo come ‘esattore’ in Sicili