Grillo: on line conti dello Tsunami Tour. E voto per Quirinale
Eccola, la rendicontazione delle spese elettorali del Movimento 5 Stelle: “E’ una bella cosa, fatta in completa trasparenza, aspettiamo che la facciano anche giornali e partiti”, dice Beppe Grillo, intervenendo sulla web tv ‘La Cosa’ dopo aver pubblicato in line i conti.
Tsunami Tour
Grillo ha ringraziato attivisti e simpatizzanti che hanno contribuito al tour elettorale con oltre 770mila euro: i numeri sono stati pubblicati sul blog del comico genovese.
“Volevo ringraziare le 28mila persone che hanno dato questi soldi – ha detto Grillo in collegamento telefonico. Abbiamo preso circa 774mila euro, ne sono stati spesi 348mila, la differenza sarà devoluta ai terremotati” dell’Emilia Romagna, “vedremo se devolverli a un progetto o dare un assegno al Comune piu’ disagiato”. Secondo il leader del Movimento, “la cosa meravigliosa è che abbiamo avuto donazioni con una media di 20-30 euro”. Ironizzando sui commenti, pubblicati nel blog, di chi ha avanzato dubbi sulla gestione dei fondi, Grillo ha detto: “Secondo me
Casaleggio si è imboscato qualcosa…”
Lombardi smentisce
“Non ho mai detto, come ha scritto La Repubblica, che Napolitano dovrebbe godersi la sua vecchiaia e fare il nonno”. Così la capogruppo M5S alla Camera, Roberta
Lombardi, smentisce le dichiarazioni attribuitele da numerosi lanci d’agenzia, questa mattina: “Di fronte a chi mi interrogava sull’ ipotesi di un nuovo mandato a Giorgio Napolitano ho raccontato che il presidente quando ci ha ricuti ha detto di essere stanco, cosa che è parsa anche a me, e che voleva godersi la sua vecchiaia e fare il nonno. Non sono stata io a dirlo”. “Siamo al 57esimo posto per la liberta’ di informazione – commenta poi Lombardi – Ora che siamo arrivati noi e voi
giornalisti state facendo questa informazione di qualità – ironizza – vogliamo vedere quanto in basso arriviamo”.
Via alla consultazione web
“Oggi, giovedì 11 aprile 2013, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012, che abbiano inviato i documenti digitalizzati, potranno proporre il loro candidato per la Presidenza della Repubblica fino alle ore 21”. E’ quanto si legge in un post dal titolo ‘Presidente della Repubblica a cinque stelle’ pubblicato sul blog di Beppe Grillo.
Non siamo come B&B
“La coppia Bed & Breakfast, Bersani e Berlusconi, – si legge ancora – decide nelle segrete stanze il Presidente dell’inciucio escludendo di fatto ogni partecipazione popolare mentre il M5S avvia una consultazione pubblica e democratica attraverso i suoi iscritti. Chi tra i due ha ‘un deficit di democrazia interna’?”.
Secondo turno
“I primi dieci candidati – spiega ancora il post – saranno in seguito, il giorno lunedì 15 aprile, votati per scegliere il nome che sara indicato dal gruppo parlamentare del M5S. Coloro che hanno il diritto di proporre il prossimo Presidente della Repubblica riceveranno una email con le istruzioni dopo le ore 10 di questa mattina”.
No a nomi propsti da altri
Beppe Grillo ha ribadito ieri sul suo blog la contrarietà ad accordi di segreteria e, a Montecitorio, prima la presidente dei deputati, Roberta Lombardi, poi il deputato grillino Alessandro Di Battista hanno escluso ogni ipotesi di convergenza su eventuali nomi proposti da altri partiti. Nomi come quello di Romano Prodi che il comico genovese il 30 marzo scorso aveva tirato in ballo direttamente sul suo blog quando aveva rilevato che “il Pdl vuole un presidente di garanzia, un salvacondotto per i processi dello psiconano” mentre il Pd “un presidente di garanzia, che lo tuteli
dalla prossima bomba ternmonucleare del Mps” e che quindi “entrambi vorrebbero un presidente che non agiti ciò che è calmo ma calmi piuttosto ciò che è agitato): non un Pertini – aveva dedotto Grillo – ma neppure più modestamente un Prodi che
cancellerebbe Berlusconi dalle carte geografiche”. Parole che molti hanno interpretato come una sorta di ‘endorsement’.
Prodi papabile
Il Professore tuttavia non è stato esente dagli attacchi feroci del comico genovese in questi anni: “Valium Prodi”, “Alzheimer-Prodi”, tanto per fare un esempio, lo definiva Grillo nel settembre 2007 quando lo incontrò a Palazzo Chigi per consegnare all’allora presidente del Consiglio alcune proposte di legge di iniziativa popolare. Poi c’è chi ricorda l’incontro di Prodi con Gianroberto Casaleggio qualche mese prima delle elezioni a un pranzo organizzato dal World Economic Forum: “Prodi mi ha riconosciuto e salutato”, ha detto il guru a 5 stelle in una intervista al Guardian.
Strategia grillina
Ma nulla più. Il senatore 5 stelle Andrea Cioffi su Radio 2 ieri ha sostenuto
che Grillo “non ha mai detto” che Prodi sarebbe meglio di Massimo D’Alema e Giuliano Amato, come gli attribuisce oggi Repubblica. E’ certo però che, arrivati alla quarta votazione, quella per cui sarà sufficiente la maggioranza assoluta per eleggere il successore di Giorgio Napolitano, quando probabilmente ‘la rosa
di nomi’ si sarà ristretta, ci sarà un’assemblea dei parlamentari grillini. Lo ha affermato Lombardi: “Dovremo continuare a votare il nostro nome per la presidenza della Repubblica” in tutte le votazioni “ma è una mia opinione, non ne abbiamo ancora discusso in assemblea”. Le ha fatto eco Di Battista: “Voteremo e
continueremo a votare il nome che avremo scelto per la presidenza della Repubblica in tutte le votazioni. Ma nei dettagli ne discuteremo in assemblea”.
Anche secondo il deputato Andrea Cecconi, “se si ripresentasse il caso-Grasso che si presentò al Senato, dovremmo riconsultare la base e fare altri incontri tra
noi. Magari senza streaming”.