Meredith, sentenza annullata Processo da rifare
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di Appello del processo per l’omicidio di Meredith Kercher. Il secondo grado aveva ribaltato la sentenza di primo, prosciogliendo dall’accusa di omicidio la studentessa americana Amanda Knox e l’ex fidanzato, Raffaele Sollecito. La Cassazione ha inoltre stabilito che il nuovo processo d’appello si celebrerà a Firenze.
La Suprema Corte ha tra l’altro respinto il ricorso di Amanda contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba.
La giovane americana l’aveva infatti accusato del delitto di Meredith. A questo punto, la condanna diventa definitiva per la Knox, che ha già interamente scontato la pena.
Amanda: “Sono delusa: accuse ingiuste” – A informare Amanda della decisione è stato il suo legale Carlo Dalla Vedova, e a lui la giovane ha detto: “Sono delusa e addolorata”. La Knox, come ha detto il suo avvocato, ha trascorso la notte insonne nella sua casa di Seattle, aspettando il verdetto della Cassazione sul caso Meredith.
La studentessa vive infatti negli Usa, dove è tornata dopo essere stata scarcerata al termine del processo d’Appello. “Già da ieri sera – ha detto Dalla Vedova – era preoccupata e in trepida attesa. E’ delusa ma non abbattuta, come è sempre stata per il suo carattere. E’ consapevole della sua innocenza. Prima di esprimere un giudizio definitivo sulla sentenza della Cassazione, aspettiamo comunque di leggere le motivazioni”.
Il Seattle Times ha poi riportato altre dichiarazioni della ragazza, che definisce “completamente infondata e ingiusta” la teoria dei procuratori di Perugia. “Non importa ciò che accadrà: io e la mia famiglia continueremo la nostra battaglia legale, fiduciosi nella verità contro accuse che sono sbagliate”.
Sollecito: “Pensavo si chiudesse. Io sono innocente” – “Ho parlato con lui poco fa ed è deluso”. Così ha detto Luca Mauri, avvocato di Raffaele Sollecito, dopo la diffusione della notizia. L’ex fidanzato di Amanda ha detto: “Pensavo si potesse mettere la parola fine a questa vicenda”. “Io però sono innocente – ha precisato – e posso continuare ad andare avanti a testa alta” Il giovane ha atteso il pronunciamento dei giudici di Piazza Cavour a Verona, dove studia, e l’avvocato Maori ha concluso: “E’ un calvario che continua”.
Il padre di Raffaele: “Stanco delle aggressioni mediatiche” – Ieri ha seguito tutto il giorno l’udienza in Cassazione, ma oggi il padre di Raffaele Sollecito, Francesco, “era assente”, ha detto il legale Luca Maori, “non per pessimimo. E’ una persona stanca che si è battuta come un leone. Non se la sentiva di essere ancora aggredito dai giornalisti. Del resto questo non è un processo, ma un processo mediatico. E il padre di Raffaele non vuole più essere oggetto del clamore mediatico di questi cinque anni”.
In lacrime la sorella di Meredith: “Sono felice” – La notizia è stata accolta da Stephanie, la sorella di Mez, con grande soddisfazione. “Sono felice”, ha detto in lacrime al legale di famiglia, Francesco Maresca, che ha spiegato: “Voleva capire che cosa accadrà adesso”. “Ora – ha aggiunto infatti Stephanie – voglio capire”.
Bongiorno: “La battaglia continua” – Giulia Bongiorno, uno degli avvocati di Sollecito, ha detto che “la battaglia continua”. “Questo processo è partito in salita – ha spiegato – e stiamo scalando un gradino dopo l’altro. Certo, oggi, nel giorno del compleanno di Raffaele, speravamo di sentire la parola fine, anche perché la sentenza di Appello è stata coerente e logica. La decisione della Cassazione non è comunque una condanna. Non ripartiremo da zero, ma solo leggendo le motivazioni dei giudici potremo capire su cosa si svolgerà il processo di Appello”.
Il legale di Mez: “Vittoria” – L’avvocato della famiglia Kerchner ha accolto la sentenza di annullamento dell’assoluzione di Knox e Sollecito con il gesto del pugno, in segno di vittoria. “Questa decisione – ha poi aggiunto Maresca – serve anche a ridare la definitiva e finale verità sull’omicidio di Meredith. C’erano più persone assieme a Guede. I giudici ci diranno chi. Avevo fiducia. La Cassazione è conosciuta per la sua preparazione in punto di diritto. Avevo fiducia perché erano tanti i vizi della sentenza d’Appello. Questa è una vittoria processuale e morale”.
Pg Cassazione: Appello, si riparte da zero – Il nuovo processo d’Appello ai due ex fidanzati sarà “su tutto”, come ha detto il procuratore generale della Cassazione Luigi Riello subito dopo la lettura del dispositivo. Il magistrato ha spiegato infatti che il ricorso della Procura generale di Perugia è stato totalmente accolto.
Ad occuparsi del caso sarà la Corte d’assise d’Appello di Firenze in quanto a Perugia c’è solo una sezione del collegio di secondo grado. “La sentenza della Cassazione – ha detto ancora il procuratore generale – sarà come un binario sul quale la Corte di Firenze si dovrà muovere, dirà quali principi seguire per rinnovare il giudizio”. Il procuratore generale ha ribadito che in Cassazione sul banco degli imputati “non ci sono le persone ma le sentenze”.
Il nuovo processo è breaking news sulle tv Usa – La notizia del nuovo processo, arrivata mentre negli States è notte, è diventata subito una breaking news su tutte le principali tv Usa, a cominciare dalla Cnn. L’annuncio della decisione della Cassazione è stato dato quando a Seattle, sulla costa occidentale americana, erano da poco passate le due del mattino, mentre a New York erano le quattro. Tutti i media si interrogano sulla possibile richiesta di estradizione di Amanda Knox da parte delle autorità italiane. “Abbiamo capito che rimarrà libera…”, afferma il corrispondente della Cnn collegato in diretta da Roma, mentre la Nbc sottolinea come la famiglia Knox abbia sempre considerato “ingiuste” le accuse e si sia sempre detta “fiduciosa nella verità”. Di decisione “incredibile” e “sensazionale” parlano la Cbs e la Abc, mentre la Fox la definisce una “storia infinita”.
“Sentenza di assoluzione capovolta”, titola il New York Times, parlando di “caso clamoroso”. Il quotidiano sottolinea come “spesso i media negli Stati Uniti hanno ritratto la Knox come un’americana ingenua incappata erroneamente nella palude di un sistema legale italiano che non funziona”. Ora, aggiunge il Nyt, “la prospettiva è che Amanda Knox possa essere riprocessata in sua assenza e alla fine, se condannata, affrontare l’estradizione”.