Un siciliano a spasso nello spazio – di Nike Daidone
La missione si chiamerà VOLARE e sottolineerà l’importanza del contributo italiano nel campo aereonautico, per questo Luca Palermitano, 36 anni, catanese di nascita, sarà il primo astronauta della nuova generazione, che il 29 Maggio prossimo volerà nello spazio e trascorrerà sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la missione sarà la prima di lunga durata per l’Agenzia Spaziale Italiana.
In questi sei mesi nello spazio Luca Palermitano, pilota e maggiore dell’aereonautica militare, sarà impegnato in molteplici sperimentazioni, esperimenti che condurrà per conto dell’Agenzia spaziale europea che per quella italiana, sarà il primo astronauta italiano e il terzo europeo a volteggiare al di fuori della Stazione Spaziale per effettuare le cosiddette Attività Extraveicolari, cioè le passeggiate spaziali.
Nonostante che l’ISS sia l’astronave più grande mai costruita, lo spazio a disposizione sarà limitato, ma l’ottimizzazione di ogni singolo centimetro e la sua organizzazione a bordo è gestito da un software, chiamato IMS ( Inventory Management System), dove è catalogato ogni oggetto presente a bordo e il luogo in cui si trova , con questo sistema è possibile gestire tutto il materiale, sia dagli astronauti a bordo, sia dal personale a terra; al maggiore Palermitano comunque sarà consentito portare con se oggetti per un totale di 1,5 Kg., oggetti personali, per lo più semplici ricordi di famiglia, che serviranno a dare il loro supporto psicologico al suo proprietario.
Per poter partecipare alla missione Volare, Luca Palermitano ha partecipato ad un addestramento della durata di due anni e mezzo, dove ha potuto prepararsi, sia con lezioni teoriche sulle varie attività della stazione, sia con azioni pratiche nei simulatori, imparando anche a lavorare per la manutenzione dei vari settori della stazione, a rispondere alle possibili situazioni di emergenza, ad utilizzare il braccio robotico Canadarm2, etc.
Inoltre dovrà abituarsi a nutrirsi con il cibo disidratato e precotto che si usa sulla stazione spaziale, cibo sottovuoto per un imballaggio minimo, che comprenderà una dieta adatta ad un astronauta , selezionata da personale specializzato, tra cui dietologi (ovviamente con la collaborazione degli astronauti stessi), che cercheranno di proporre una dieta bilanciata sia dal punto di vista nutrizionale che calorico. E’ ovvio che gli alimenti freschi sono quasi, se non del tutto, assenti, ma dieta è abbastanza varia e vi si può trovare di tutto: pasta, riso, minestre varie, tonno, pollo, maiale, manzo, vegetali. Alcuni astronauti possono scegliere di far preparare dei cibi speciali da condividere con l’equipaggio, Luca Palermitano ad esempio, ha scelto alcuni famosi piatti tipicamente italiani e siciliani – opportunamente modificati – per condividere con i suo colleghi in orbita, la nostra cultura culinaria.
Uno degli esperimenti che seguirà sulla Stazione si chiama Green Air (progetto italiano – con la cooperazione dell’Agenzia Spaziale Italiana)e si prefigge di studiare il funzionamento di combustibili e comburenti per minimizzare le emissioni , in orbita come sulla Terra.
Durante la missione, il cui nome e il logo sono stati scelti e disegnati da due giovani italiani, effettuerà due passeggiate spaziali (spacewalks). Luca Palermitano sarà il sesto italiano ad andare nello spazio e quinto a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), l’astronauta siciliano partirà dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, a bordo della navicella Soyuz TMA-09M, il 29 maggio.
Nike Daidone