Abbracciamoci! – di Nike Daidone
La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita. (Paulo Coelho)
Dare o ricevere un abbraccio, non è solo un segno di saluto o di affetto verso chi amiamo, ma i benefici di questo gesto, hanno dei riscontri notevoli, sia a livello immediato che a lungo termine. L’abbraccio è un movimento di incontro verso l’altro, un’unione fisica che abbatte le barriere che quotidianamente costruiamo intorno a noi e che ci dividono costantemente dagli altri. Abbracciarsi è uno scambio di umanità, senza più differenze di livelli, senza distinzioni culturali o sociali, viene oltrepassato il confine che ci divide, ci trasmette affetto e solidarietà, ci fa sentire amati e coccolati, compresi e consolati, e ancora tanti sono i benefici a livello affettivo e psicologico.
E’ tanta l’importanza di questo gesto, da aver suscitato nel 2004 a Sidney, in Australia,ed in seguito diffusasi in molte altre città del mondo, un’iniziativa sociale che ha ancora oggi grande risonanza , chiamata Free Hugs (abbracci gratis). A questa iniziativa partecipano persone comuni che si ritrovano in luoghi pubblici, come parchi, piazze, vie del centro, ed offrono appunto abbracci gratuiti ai passanti, a tutti coloro che hanno bisogno di un abbraccio, di sentirsi coccolati, di solidarietà e comprensione.
Questa iniziativa ha acquisito visibilità internazionale soprattutto dal 2006, grazie a un video musicale diffuso attraverso YouTube, che in due mesi aveva già superato i due milioni di visite; in questo video il protagonista (identificato con lo pseudonimo “Juan Mann”) girava per le strade con un cartello con su scritto “abbracci gratuiti” offrendo semplicemente ai passanti questo gesto di affetto disinteressato. In seguito i seguaci divennero migliaia, tanto da indurre il suo ideatore ad indire la Giornata Internazionale degli Abbracci gratis il primo sabato dopo il 30 giugno, ogni anno.
Ma proprio valutando l’importanza dei benefici apportati dagli abbracci, che le autorità scolastiche di un asilo di Yangzhou in Cina, hanno pensato bene di offrire ai genitori dei bimbi che frequentano l’asilo, un servizio di abbracci a pagamento! Per soli 80 yuan (circa 10 euro) i bambini potevano ottenere un caldo abbraccio dalle maestre all’entrata e all’uscita dalla scuola per aumentare l’autostima, la felicità e la capacità di apprendimento. I genitori si sono giustamente ribellati a questa iniziativa protestando per “la vendita” di un gesto di affetto che dovrebbe sempre e comunque essere spontaneo, disinteressato e gratuito, così le autorità scolastiche si sono affrettate a ritirare il “servizio” e a restituire il denaro ad alcuni genitori che si erano affrettati a versare la prima rata.
Nike Daidone