Narcolessia: la malattia del sonno – di Nike Daidone
Vi capita spesso di addormentarvi durante la giornata, mentre qualcuno vi parla, mentre aspettate l’autobus, in classe durante una lezione o addirittura alla guida dell’auto? Fate attenzione, potreste soffrire di Narcolessia, una malattia neurologica cronica che altera la capacità del cervello di regolare la veglia ed il sonno, a causa della mancanza di una sostanza (orexina) che non viene più prodotta.
Chi è affetto da narcolessia subisce attacchi di sonno improvviso durante il giorno, di solito preceduti da sonnolenza e può essere difficile per un ammalato rimanere sveglio durante gli orari di scuola o di lavoro. Gli improvvisi attacchi di sonno di solito accadono dopo aver mangiato, ma possono arrivare in qualsiasi momento della giornata, ad esempio durante conversazioni telefoniche ,ovviamente più spesso quando ci si trova in situazioni di calma o relax, ma possono succedere anche in situazioni più movimentate, come alla guida dell’auto, durante un esame o un colloquio di lavoro. Gli attacchi di sonno durano all’incirca 10-15 minuti e possono essere associati anche ad una improvvisa perdita di tono muscolare e debolezza, chiamata cataplessia che di solito viene causata da forti emozioni e può essere associata a reazioni emotive come rabbia o risate e dà una temporanea incapacità di usare i muscoli (paralisi del sonno); si possono perdere le forze fino a non essere più in grado di rimanere in piedi, questa condizione si verifica immediatamente dopo il risveglio o con l’insorgenza della sonnolenza.
Di solito la narcolessia non viene diagnosticata in tempo perché si ritiene che le persone affette siano semplicemente svogliate o indolenti. In Europa il tempo medio per arrivare ad una diagnosi corretta è ancora oggi di oltre sette anni, durante i quali il malato subisce gravi conseguenze nella vita familiare, sociale, nello studio e nel lavoro. Spesso è sottoposto a cure inappropriate con gravi, ulteriori rischi per la propria salute.
La narcolessia è una patologia non molto comune, negli Stati Uniti ha una frequenza di circa 3-16 per 10.000 e colpisce uomini e donne con uguale frequenza, mentre in Giappone l’incidenza è di circa 1 su 600 (16 per 10.000). Tipicamente si manifesta durante la pubertà con una età di esordio compresa tra i 15 e i 30 anni. . Viene considerata come una reazione contro sé stessi, come tante altre malattie dei giorni d’oggi. Ne soffre per esempio l’attrice Nastassjia Kinsky, ma di esempi ve ne sono anche nel passato, come il grande pittore Toulouse-Lautrec.
Non sono noti metodi per la prevenzione della narcolessia e tantomeno per la cura: è una malattia cronica, che dura tutta la vita. Non si tratta di una malattia mortale, ma può essere pericolosa se gli episodi si verificano durante situazioni pericolose, l’uso di macchinari o attività simili, la terapia può solo ridurre il numero di attacchi.
C’è sempre da ricordare che la cataplessia è caratterizzata da una repentina perdita del tono muscolare in seguito ad una forte emozione, può essere causata dalle risate, da una rabbia improvvisa, da uno sforzo fisico o da una attività sessuale, l’importante è evitare situazioni compromettenti come è successo qualche anno fa ad Augusta (Siracusa), dove una notte il proprietario di una boutique avvisò la Polizia perche l’allarme del suo negozio stava suonando… Gli agenti accorsi, trovarono all’interno del locale un 26enne profondamente addormentato, il ragazzo affetto da cataplessia era sprofondato nel sonno per l’emozione di aver effettuato quello che poi risultò essere il suo primo furto!
Nike Daidone