Voli aerei e vuoti d’aria
«Eravamo a 33 mila piedi di quota: dopo 3 o 4 sobbalzi, abbiamo sentito la terra mancarci sotto i piedi. Le hostess e i carrelli volavano sul soffitto. C’erano lasagne ovunque. Ho abbracciato mia moglie e ho pensato che fosse finita. Poi siamo tornati tranquilli. Ma dopo l’atterraggio c’era chi piangeva». Questo il racconto di uno dei passeggeri del charter in volo il 20 novembre scorso, dall’Avana a Malpensa, che hanno vissuto secondi di terrore per un fenomeno di cui abbiamo spesso sentito parlare: il “vuoto d’aria”. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta con Giorgio Di Bernardo, giornalista scientifico e Lorenzo Mezzadri, pilota ed istruttore di volo