Olgettina, Berlusconi mi paga la Bocconi, ma sono discriminata
(AGI) – Milano, 26 nov. – Le spese universitarie e 2.500 euro al mese: sono questi gli ‘aiuti’ che Silvio Berlusconi garantisce a Joana Claudia Amarghioalei, una delle ragazze ospiti alle cene di Arcore, sentita stamane nel processo Ruby a carico dell’ex premier, accusato di concussione e prostituzione minorile.
La giovane ha raccontato di essersi iscritta alla Bocconi prima di conoscere Berlusconi, con l’idea di chiedere la borsa di studio. “Nel mentre ho conosciuto il presidente – racconta davanti ai giudici – che mi ha detto che avrebbe pensato lui alle spese universitarie”. Tuttora l’ex premier le da’ del denaro. “Mi mancano quattro esami alla fine e ho gia’ chiesto la tesi in Matematica finanziaria”.
“Lei con le sue commensali ad Arcore di cosa parlava? Queste cene le portavano un arricchimento intellettuale?” – ha chiesto il pm Ilda Bocassini alla studentessa. “Ascoltavo Berlusconi parlare di politica, attualita’ e calcio”, ha risposto. “Il presidente chiedeva alle ragazze cosa ne pensassero della crisi finanziaria e della situazione politica. Con le altre parlavo di argomenti leggeri, banali”.
Attualmente, la ragazza riceve, come molte altre partecipanti alle cene a Villa San Martino, un bonifico mensile di 2500 euro al mese. Cio’ accade “da quando c’e’ stato questo processo che mi ha danneggiato. Io sogno di diventare amministratore delegato di una societa’ internazionale, ma essere donna e carina fa rima con ‘…’. Se poi hai una storia come la mia alle spalle…”.
Joana ha spiegato di essere stata “discriminata” anche alla Bocconi, “anzitutto tra gli studenti, i compagni di corso perche’ mettendo il mio nome in Internet viene fuori la mia foto e le mie storie non particolarmente belle…Sono stata discriminata dappertutto, addirittura in banca, parlando con un’operatrice telefonica che mi ha detto: ‘Ah! Lei e’ Joana…’ Non vengo presa sul serio”. La giovane, che ha detto di avere la media del 27 all’universita’, ha anche raccontato di avere visto Ruby ad Arcore e che la giovane marocchina affermo’ di avere 24 anni, di essere scappata di casa perche’ maltrattata dal padre e di avere un parente che era un personaggio importante. Mi pareva una ragazza consumata, non minorenne”.