Calendario Pirelli 2013, non solo glamour ma impegno sociale – YouTube
Calendario Pirelli 2013 presentato a Rio de Janeiro. Autore della 40.ma edizione di ‘The Cal’ Steve McCurry, uno dei più famosi fotoreporter mondiali, che ha saputo raccontare la trasformazione sociale ed economica del Brasile avvenuta in questi anni declinandola attraverso la bellezza e i colori che rappresentano l’anima del Paese sudamericano, per la terza volta protagonista del Calendario Pirelli dopo il 2005 di Patrick Demarchelier e il 2010 di Terry Richardson.
In due settimane di scatti tra le strade e le favelas di Rio, McCurry ha realizzato uno dei suoi affascinanti viaggi alla scoperta dell’uomo, tutti caratterizzati dalla capacità di attraversare i confini della lingua e della cultura per catturare storie, esperienze e tratti caratteristici di persone e paesi lontani.
Un racconto di persone comuni e modelle che sono tutte accomunate dal loro impegno a sostegno di Organizzazioni non governative, Fondazioni e progetti umanitari. Le protagoniste di questa edizione sono 11 tra modelle, attrici e cantanti. Quattro le brasiliane: Isabeli Fontana (apparsa nel calendario Pirelli 2003 con Bruce Weber, nel 2005 di Patrick Demarchelier, nel 2009 di Peter Beard, nel 2011 di Karl Legerfeld e nel 2012 di Mario Sorrenti) e Adriana Lima, incinta del secondo figlio, ritratta con il pancione. Poi l’attrice Sonia Braga e la cantante Marisa Monte. Dal resto del mondo l’attrice italo-egiziana Elisa Sednaoui, la modella cecoslovacca Petra Nemcova, la tunisina Hanaa Ben Abdesslem, l’etiope Liya Kebede, le statunitensi Karlie Kloss, Kyleigh Kuhn e Summer Rayne Oakes.
“Questo e’ un calendario diverso da tutti gli altri – ha commentato il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera – sono state scelte ragazze molto speciali: non sono solo belle ma hanno anche un forte impegno sociale. E quando colleghiamo la bellezza all’impegno sociale, parliamo del Brasile. In questo paese ci resteremo per decenni, e’ il Paese del futuro”.
Tronchetti ha infatti ricordato che l’America Latina rappresenta 1/3 degli affari di Pirelli con 10.000 persone coinvolte. Per Tronchetti, l’autore delle foto McCurry “e’ riuscito a prendere l’anima di un Paese che in questi anni ha attraversato grandi cambiamenti”. McCurry, conosciuto come il ‘fotografo di Sharbat Gula’, la ragazza afghana dagli occhi verdi che immortalo’ nel 1984 in un campo profughi e poi rifotografo’ 17 anni dopo, ha affermato: “Nel Calendario ho cercato di coniugare gli elementi che caratterizzano la cultura, l’economia e il paesaggio brasiliano con l’elemento umano”. “Ho raccontato questa nuova avventura attraverso il mio obiettivo: la fotografia rappresenta per me un importantissimo mezzo espressivo per raccontare grandi e piccole storie di vita quotidiana”, ha aggiunto. Sullo sfondo dei scuoi scatti scorre Rio con i suoi paesaggi, i quartieri storici come Lapa e Santa Teresa, le favelas e i suoi luoghi caratteristici: i bar e night club, le scuole di danza, i mercati rionali, le palestre, le scuole e le stazioni. Una citta’ vista attraverso i suoi luoghi piu’ autentici e lontana dagli stereotipi abituali. “Ho camminato a lungo per le strade, cercando di catturare attimi di vita quotidiana e facendo un gran numero di scatti. Sono alla ricerca del momento di passaggio, quello in cui l’immagine rileva una tensione”, ha raccontato McCurry. I ritratti delle modelle e delle attrici si alternano ai volti di persone comuni: una giovane pugile che si allena, una venditrice di frutta al mercato, le ballerine di samba, ragazzi che praticano la capoeira, la sportiva che corre, l’insegnante di pittura, il turista al museo, la segretaria affacciata alla finestra, gli innamorati che passeggiano al tramonto. Scene, quindi, di vita ordinaria e non che fotografano l’evoluzione di un Paese che sta cambiando senza pero’ snaturarsi e perdere quei tratti che lo rendono unico. “Direi che sono un fotografo di strada che ritrae ‘situazioni trovate’. Si possono fotografare nudi ovunque. Ma queste modelle sono vestite, e ciascuna di loro ha una sua opera di carita’. Sono persone determinate e idealiste.
Per questo volevo fotografarle in un luogo speciale, e per questo – ha concluso – Rio era perfetta”.