Legge stabilità, le ultime novità approvate dal Governo
La commissione Bilancio della Camera ha approvato la legge di stabilità e la legge di Bilancio. Entrambi i provvedimenti approderanno nell’aula di Montecitorio già nella giornata di oggi alle 15.
Ecco le ultime novità. Via libera all’emendamento che innalza le detrazioni per i figli sotto i tre anni sino a 1.220 euro e incrementa di ulteriori 400 euro quelle per i disabili. La commissione Bilancio ha approvato anche due emendamenti su cui il governo aveva espresso parere negativo. Il primo stanzia 250 milioni in favore dei comuni e delle Regioni colpite dall’attuale alluvione; il secondo riguarda il comparto sicurezza.
L’emendamento sull’alluvione prende i soldi dal Fondo di 1,2 miliardi che la legge di stabilità prevedeva di usare per defiscalizzare i contratti di produttività. Il sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo ha spiegato che la contrarietà del governo era sul «merito» di questa decurtazione e non sulla mancata copertura finanziaria dello stesso.
Anche sulla sicurezza l’esecutivo ha espresso parere negativo, nonostante i relatori avessero eliminato dal loro emendamento una norma per venire incontro alle richieste del Tesoro. Nella nuova formulazione approvata oggi si prevede la possibilità per il comparto sicurezza di assunzioni «in deroga al blocco del turn over» previsto per la Pubblica amministrazione, per una spesa complessiva di 100 milioni. È stata tolta l’indicazione delle soglie di copertura del turn over (fino al 50% nel 2013) indicate nella prima versione dell’emendamento dei relatori.
Prorogate per il 2013 le detrazioni Irpef per i carichi familiari ai cittadini italiani che lavorano all’estero ma che sono soggetti alle imposte italiane. Riguardo alle pensioni Mario Monti ha chiesto alla commissione Bilancio della Camera di non votare gli emendamenti sulle pensioni di guerra, assumendosi l’impegno di risolvere il problema durante il passaggio in Senato della legge di stabilità. L’impegno è stato preso in una telefonata al relatore Renato Brunetta, ascoltata in viva voce dai deputati della commissione e da alcuni giornalisti. Nella telefonata si è inserito anche il ministro del Tesoro Vittorio Grilli, che ha ribadito l’impegno. Diversi parlamentari che avevano presentato emendamenti li hanno ritirati accogliendo l’invito del premier. Non così la Lega che ha preteso il voto sul proprio emendamento, che è stato respinto.
Da luglio 2013 si innalzerà l’aliquota Iva dal 21 al 22%, mentre non cambierà quella del 10%. Dal 2014 ci sarà anche un taglio al cuneo fiscale per circa 1,4 miliardi di euro.
Fonte: Il Messaggero